Guida alla Società Cooperativa: cos’è e come funziona
La società cooperativa è una delle forme societarie più diffuse nel nostro paese: possiamo affermare anzi che le cooperative giocano un ruolo fondamentale nell’economia italiana.
Non è un caso che già nella Costituzione della Repubblica Italiana, più precisamente nell’articolo 45, si parli della “funzione sociale della cooperazione”.
In questa breve guida vedremo innanzitutto la definizione precisa di cooperativa, quali tipi di cooperative esistono e qual è l’iter burocratico per dare vita a una di questo genere di società.
Cos’è la cooperativa
Per definizione, la cooperativa è “un’associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali attraverso la creazione di una società di proprietà comune e democraticamente controllata”
In altre parole, le società cooperative hanno l’obiettivo di fornire ai soci beni, servizi e possibilità di lavoro a condizioni più vantaggiose rispetto al mercato. La differenza fra la società cooperativa e una società di capitali sta proprio in questo: la prima deve assicurare ai soci un servizio, un bene o un lavoro con una retribuzione dignitosa.
Nelle cooperative manca una precisa distinzione tra “titolare” e “dipendenti”, perché tutti i soci possono dare il proprio contributo sulla scelte societarie in modo egualitario: il concetto proprio della società cooperativa è quella di mutualità.
Ci sono 7 principi fondamentali che contraddistinguono una cooperativa:
- adesione libera e volontaria
- cooperazione
- controllo democratico da parte di soci
- partecipazione economica dei soci
- autonomia e indipendenza
- educazione, formazione ed informazione
- azione verso la comunità
Se questi sette principi caratterizzano le società cooperative nella sua interezza, possiamo distinguere diversi tipi di società cooperative:
- cooperative sociali, cioè quelle che hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze della collettività. Questo tipo di cooperative possono gestire sia servizi socio-sanitari ed educativi che occuparsi dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (diversamente abili tossicodipendenti, ex carcerati, minori in difficoltà)
- cooperative di lavoro, che si occupa di garantire ai propri soci un’attività lavorativa
- cooperative di consumo (ovvero quelle che si creano tra consumatori)
- cooperative agricole, che si occupano di vendita e trasformazione di prodotti agricoli e di attività connesse come l’agriturismo
- cooperative edilizie, che si occupano di costruire alloggi per i soci
- cooperative di pesca
- cooperative di trasporto (di persone o merci)
Una cooperativa ha una struttura piuttosto snella: i suoi organi sono l’assemblea dei soci, il Consiglio di Amministrazione o l’Amministratore unico e il collegio sindacale.
Il rischio patrimoniale dei soci è limitata alla quota di capitale sottoscritta.
La cooperativa è una forma societaria molto utilizzata perché presenta tanti vantaggi: oltre ad avere agevolazioni fiscali, a godere di contributi ad hoc, di non aver bisogno di un capitale sociale troppo elevato, è semplice da realizzare, è fondata su principi democratici e permette anche un certo grado di flessibilità (per esempio, dà la possibilità di ammettere nuovi soci).
Costituire una società cooperativa: l’iter burocratico
In primis, le società cooperative necessitano di uno statuto e di un atto costitutivo redatto e notificato da un notaio.
Predisposti questi atti, è necessario iscrivere la società al Registro delle Imprese o al Rea (Repertorio Economico Amministrativo) della Camera di Commercio locale entro 30 giorni.
Il passo successivo è richiedere il numero di partita IVA e il codice fiscale entro 30 giorni dalla data dell’inizio dell’attività: a questo proposito, può essere utile la consulenza di un commercialista.
Entro 30 giorni dalla prima fattura di vendita va inoltrata la denuncia di inizio attività al Registro delle Imprese; inoltre, è necessario consegnare la Scia (Segnalazione di Inizio Attività) al Comune.
Ovviamente, andranno regolarizzate le posizioni all’Inps e Inail (in quest’ultimo caso entro 5 giorni dall’inizio dell’attività).
A seconda del tipo di attività svolta, serviranno altri documenti come l’autorizzazione igienico-sanitaria (se l’attività riguarda la somministrazione di cibo e bevande o la preparazione e confezionamento di alimenti) e l’autorizzazione relativa all’osservanza delle norme antinquinamento.
I costi per costituire una cooperativa? Qualche migliaia di euro. Il capitale sociale minimo è di 25 euro, ma deve coprire le prime spese.
Perché aprire una cooperativa
Abbiamo già detto che la qualità fondamentale della società cooperativa è la mutualità. A differenza della srl delle società di capitali, al centro non c’è il guadagno ma il benessere dei soci.
Uno dei vantaggi di lavorare in una cooperativa è proprio legata a questo principio: le cooperative a mutualità prevalente, infatti, svolgono attività a favore dei soci e dei consumatori.Dal punto di vista legale, le vendite dei beni e delle prestazioni verso i soci devono superare il 50% del totale, il costo del lavoro dei soci non deve superare il 50% del totale e il costo di produzione servizi non deve superare 50% del totale.
Inoltre, creare una cooperativa è relativamente semplice ed esige poca burocrazia.
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