Come aprire una scuola di ballo
Ballare è il sogno di molti giovani in Italia. Il ballo piace a grandi e piccini, a donne e uomini, senza alcuna distinzione. Essendo un’attività dinamica porta tanti vantaggi anche alla salute e al benessere del proprio corpo. C’è chi balla semplicemente per divertirsi e, dunque, non fa molta attenzione ai tipi di passi che si compiono o ad altri aspetti più prettamente tecnici. Chi vuole ballare a livello professionale ha, però, bisogno di seguire determinate regole ed è per questo motivo che, spesso, si preferisce effettuare l’iscrizione presso una scuola di ballo. Aprire una scuola di ballo è sicuramente una buona mossa per chi ama questo settore e per chi ritiene di avere le competenze e le possibilità per creare una scuola di successo.
Cosa serve per aprire una scuola di ballo
In primo luogo, bisogna disporre si insegnanti preparati, con attestati che qualifichino le loro capacità. Un insegnante di ballo deve essere in grado di di insegnare i balli agli alunni seguendoli passo dopo passo perché i tempi di apprendimento potrebbero essere diversi perché differenti sono le attitudini delle persone. Inoltre, bisogna avere pazienza anche con quelle persone che potrebbero presentare maggiori difficoltà a livello motorio. Ecco perché, al di là delle competenze, ci vuole davvero una grande passione per fare questo lavoro.
Prima di tutto bisogna fare un progetto e programmare le varie attività della scuola. In particolare, è necessario impostare e decidere orari e corsi da offrire alla clientela. Inoltre, è necessario analizzare anche i possibili costi di gestione relativi all’affitto del locale. Di solito, infatti, si preferisce optare per questa strada perché non sempre si ha l’opportunità di acquistare un locale. I costi da sostenere sono anche quelli relativi alle attrezzature e al riscaldamento.
Per quanto concerne l’insegnamento, l’ideale sarebbe aprire la scuola di ballo direttamente insieme a soci che siano in grado di insegnare il ballo. In questo modo i costi vengono notevolmente ridimensionati perché si eviterà di assumere insegnanti esterni per i corsi. Per avere un’idea della preparazione necessaria per diventare maestri di ballo bisogna considerare che è necessario frequentare una scuola di ballo almeno per due anni. Questo, però, non basta. La materia va senz’altro approfondita. Bisogna specializzarsi nel ramo dell’insegnamento, almeno per quanto concerne i brani più comuni. Non è ancora finita. L’iter sarà completato solamente quando si otterrà il diploma di maestro di ballo presso una delle associazioni CIDIS presenti nel territorio italiano.
L’investimento economica necessario per aprire una scuola di ballo si aggira intorno ai 50 mila euro. A ciò vanno aggiunte le spese annuali relative ai consumi di acqua, luce e gas. Spese che possono raggiungere e anche superare i 15 mila euro. Ovviamente, queste cifre sono puramente indicative. Un discorso del genere va fatto tenendo in considerazione le dimensioni della scuola di ballo.
Inoltre, una scuola di ballo non andrebbe aperta prima di un’attenta analisi relativa al luogo presso cui essa verrà situata. Un’analisi del genere permetterà di comprendere quali e quante persone, più o meno, potrebbero iscriversi ai corsi. Inoltre, bisogna rendersi conto se nelle vicinanze sono presenti altre scuole da ballo. Se così dovesse essere probabilmente la scelta migliore è cambiare location ed optare per un’altra zona. Tra i generi maggiormente ricercati dai giovani troviamo la danza moderna ed il jazz. I più grandi, invece, si rivolgono soprattutto ai balli latino-americani mentre gli anziani preferiscono balli come il walzer e il ballo liscio. E’ bene organizzare al meglio i corsi, cercando di dividerli per fasce orarie e provando a venire incontro alle esigenze di tutti. L’importante è offrire un servizio di qualità e, soprattutto, non perdere mai lo spirito divertente e ricreativo che caratterizza il ballo. Imparare a ballare è importante ma conta soprattutto divertirsi ed è quello il messaggio che andrà lanciato anche dagli insegnanti.
Gli adempimenti burocratici per l’apertura di una scuola di ballo
Dal punto di vista burocratico e legale bisognerà decidere se fondare una vera e propria impresa oppure dare alla propria scuola di ballo la forma di un’associazione culturale. Nel primo caso, bisognerà provvedere all’iscrizione presso la Camera di Commercio e all’apertura di una Partita Iva. Le associazioni, invece, non sono a scopo di lucro e, dunque, le uniche spese da sostenere sono solamente quelle per la creazione dello Statuto ma dal punto di vista fiscale le spese da sostenere sono certamente minori, a danno ovviamente di alcune limitazioni importanti. E’ fondamentale il pagamento alla Siae del contributo relativo alla diffusione musicale dei corsi in quanto durante le lezioni molto probabilmente verranno diffuse canzoni e musiche protette dai diritti d’autore. Dal punto di vista dell’impresa è possibile scegliere la forma della ditta individuale ma anche dell’impresa a gestione familiare. Questa formula è consigliata soprattutto alle scuole di ballo non molto grandi. La forma societaria è, invece, una buona possibilità per chi vuole creare una scuola di ballo più grande, magari composta da più soci. Una volta data la forma alla propria scuola di ballo bisogna completare l’iter burocratico presentando al Comune di competenza la dichiarazione relativa all’inizio delle attività. Inoltre, è necessario che l’ASL ritenga agibili i locali i quali, come destinazione d’uso, dovranno essere in possesso della cosiddetta C/3. Se il locale scelto per la scuola di ballo risulterà essere maggiore di 400 metri quadrati a quel punto sarà necessario avere anche un parere positivo e l’autorizzazione da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.