Stato, Regioni, Provincie e Unione Europea sono tra i maggiori sostenitori dei progetti di imprenditoria giovanile e femminile e della nascita di start up quale strumento di sviluppo economico all’interno di un territorio colpito dalla crisi e dalla disoccupazione. Gli enti pubblici provvedono, nel corso dell’anno, ad emettere i bandi per l’accesso ai finanziamenti, rivolgendosi di volta in volta a particolari categorie di beneficiari. Per richiedere il finanziamento, è necessario prima di tutto verificare, attraverso il bando, di essere in possesso dei dovuti requisiti, per poi procedere a compilare l’apposito modulo in tutte le sue parti, allegando un business plan chiaro e preciso. Il vantaggio di questo tipo di finanziamento è quello di essere cumulabile con ulteriori agevolazioni ottenibili attraverso un altro bando: ad esempio, un’azienda che sia riuscita ad aggiudicarsi un capitale a fondo perduto in fase di start up, potrà in futuro partecipare ad un altro bando di finanziamento, qualora dovesse dimostrarsi in possesso dei dovuti requisiti. Accade spesso che i bandi non siano sufficientemente pubblicizzati, e se ne venga a conoscenza quando il fondo è ormai esaurito: per chi è interessato, può essere utile consultare spesso il sito dell’Unione Europea, di Invitalia , del Ministero dello Sviluppo Economico e degli enti locali. I bandi possono essere sempre aperti o a scadenza, attivi a livello statale o regionale, o limitati in un preciso settore o territorio.