Aprire un autosalone: costi e requisiti
Chi ama le automobili e ha la stoffa del venditore può decidere di aprire un autosalone, un mercato affascinante per gli amanti dei motori.
Dopo anni di alti e bassi, dovuti soprattutto alla crisi, nel 2017 il mercato dell’auto, secondo i dati delle immatricolazioni forniti dal ministero dei Trasporti, si è concluso con un +7,9% sul 2016. Parliamo comunque di un mercato molto competitivo, per cui prima di partire è bene fare un’attenta analisi del mercato di riferimento e studiare un business plan adeguato.
Vediamo allora come aprire un autosalone, dai requisiti all’iter burocratico per finire con i costi e le possibilità date dal franchising.
Autosalone o concessionaria?
Intanto, bisogna fare una distinzione fra autosalone e concessionaria. La concessionaria ha molti più vincoli rispetto a un autosalone, vincoli dettati dalla casa madre che possono riguardare il numero e il modello delle auto esposte e persino le dimensioni del salone espositivo.
L’autosalone, invece, può esporre automobili di diverse marche, vendere non solo il nuovo ma anche l’usato e scegliere da chi acquistare le macchine (case produttrici o altri rivenditori).
Aprire un autosalone: i requisiti
Per aprire un autosalone non sono richiesti particolari requisiti (se non quelli morali): certamente avere dei precedenti nell’ambito della vendita professionale può aiutare parecchio, vista anche la competitività del settore.
Di sicuro, prima di partire con l’attività, è indispensabile fare un business plan con tutti i crismi, dall’analisi di mercato alle strategie di marketing fino al piano operativo.
A seconda del tipo di autosalone, si può decidere di offrire anche servizi di assistenza meccanica, di finanziamento del nuovo e di permuta dell’usato.
Come vedremo poi, per aprire un autosalone sono necessari investimenti molto elevati.
L’iter burocratico per avviare un autosalone
Per aprire un autosalone, ovviamente, occorre sbrigare tutte le pratiche burocratiche necessarie.
L’iter burocratico è simile a quello visto per le altre attività.
In primis occorre aprire la partita Iva, scegliendo il codice Ateco a seconda dell’attività svolta: il codice di riferimento principale è il 45.11.01, ossia “Commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e autoveicoli leggeri”.
Il passo successivo è quello di registrare l’autosalone al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di competenza. Non va dimenticato poi di aprire le posizioni Inps e Inail (anche per i dipendenti) e, avviata l’attività, di inviare la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune, al quale andrà poi richiesta l’autorizzazione all’esposizione dell’insegna.
Per avviare l’attività, inoltre, è richiesto il certificato di prevenzione incendi al comando dei Vigili del Fuoco (è prevista un’ispezione).
Le pratiche burocratiche aumentano se si vogliono affiancare alla vendita altre attività quali la riparazione dei veicoli, autocarrozzeria, la permuta dell’usato etc.
I costi per aprire un autosalone
Ecco le “note dolenti”: per aprire un autosalone, seppur non troppo grande, i costi sono alti e possono arrivare fino al milione di euro. Bisogna considerare non solo le spese per il locale, lo showroom, l’officina meccanica, gli arredi, ma soprattutto la spesa per “la materia prima”, le automobili.
Di sicuro, se è vero che l’investimento iniziale è piuttosto elevato, è altrettanto vero che i margini di guadagno possono essere altrettanto elevati: tutto sta nel servizio che si offre al cliente e nella capacità di fidelizzarlo.
I margini di guadagno aumentano se si decide di vendere, accanto alle auto, anche i ciclomotori e i cosiddetti “veicoli commerciali”.
Aprire un autosalone in franchising
Esiste la possibilità di aprire un autosalone in franchising? Sì, soprattutto se parliamo di autosaloni che trattano l’usato.
In alternativa si può pensare all’apertura di un concessionario monomarca, che prevede sì dei vincoli, ma anche il sostegno della casa madre.
Aprire un autosalone sul web
Una possibilità ulteriore è data dalla possibilità di aprire un autosalone “virtuale”, sul web tramite e-commerce, che tratti sia veicoli nuovi che veicoli usati.
Fino a qualche tempo fa c’erano dei dubbi sulla possibilità di svolgere questa attività online dovuta al passaggio di proprietà del bene (essendo un bene mobile con passaggio da fare al Pra, Pubblico Registro Automobilistico), ma allo stato attuale è possibile operare tranquillamente in questo senso.
Le cose cambiano a seconda che si vendano auto nuove o usate e che il Comune richieda un deposito o no: è bene informarsi sia a proposito delle norme del settore sia presso il Suap del comune riguardo alle pratiche da sbrigare per l’attività.
In questo caso, non essendoci lo showroom i costi calano un po’, ma vanno messi in conto i costi per avviare l’e-commerce e l’attività di web marketing.
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