Aprire una scuola guida: approfondimenti, requisiti e costi
L’attività di scuola guida è un genere di attività indipendente che non risente della crisi, questo perchè da una parte ci saranno sempre dei giovani che devono conseguire la patente di guida e dall’altra le nuove norme del codice della strada prevedono che queste attività organizzino corsi per il recupero dei punti persi attraverso infrazioni al codice della strada.
Ai sensi dell’articolo 10 del DL n.7/2007 le scuole guida sono diventate delle attività con apertura libera sul territorio, non più sottoposte come in passato a limitazioni numeriche. Pertanto è possibile aprire questo genere di attività su qualsiasi territorio, facendo bene attenzione a scegliere la location giusta che possa procurarvi maggiori clienti.
In prima battuta tutti sono propensi a pensare che sia più redditizio aprire una scuola guida in un grosso centro urbano, vista la presenza di un numero elevato di residenti, ma non è spesso vero. Questo perchè nelle città c’è maggiore concorrenza, mentre aprire l’attività in un paese potrebbe invece accentrare un maggior numero di clienti sulla vostra attività vista la scarsa concorrenza sul territorio circostante. Come indice di riferimento viene però considerato una presenza di 15 mila abitanti per km quadro di superficie, per garantire successo alla propria autoscuola.
La posizione gioca poi un ruolo aggiuntivo, meglio se l’attività è facilmente raggiungibile anche a piedi, in bicicletta o dai mezzi pubblici, visto che la maggior parte dei vostri futuri clienti non è ancora in grado di guidare un veicolo.
Infine è necessario, prima dell’avvio, effettuare un’analisi e redigere un business plan relativamente ai costi dei locali, personale e attrezzature varie necessarie.
Aprire una scuola guida: iter burocratico
Il primo passo da effettuare per l’apertura di una nuova scuola guida è presentare presso l’Ente Provincia di competenza competente la necessaria segnalazione di inizio attività (SCIA) disciplinata dall’art. 19 della Legge n. 241/90, procedura che permette di aprire l’attività nello stesso momento in cui viene protocollata l’istanza.
Tale segnalazione deve essere presentata unitamente a tutta la documentazione richiesta, tra cui l’autocertificazione di cui al DPR 445/2000 e dalle relazioni dei tecnici abilitati prescritte dalla normativa. L’ufficio, nei sessanta giorni successivi alla presentazione della domanda, andrà a verificare a campione l’esistenza dei presupposti e dei requisiti di legge, con particolare attenzione alla verifica dei locali, del materiale didattico e dell’arredamento, effettuando un sopralluogo attraverso preposti funzionari.
Il richiedente deve procedere all’apertura dell’attività entro 180 giorni dalla presentazione della SCIA, altrimenti vedrà in automatico decaduto tale diritto, dovendo di conseguenza presentare nuova domanda scritta.
Ovviamente, unitamente alla SCIA, andrà aperta anche idonea partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate e registrare l’attività presso il registro della Camera di Commercio. Andranno poi regolarizzate e denunciate tutte le posizioni contributive relative alla persona fisica del rappresentante dell’azienda e di eventuali altri dipendenti.
I requisiti per l’apertura di una scuola guida si distinguono in personali e dell’impresa, i primi sono quelli che necessariamente deve possedere il titolare o il rappresentante legale: l’aver compiuto 21 anni, il possesso del diploma di scuola media superiore, l’abilitazione come insegnante di teoria e istruttore di guida.
I requisiti dell’impresa riguardano il possesso di locali idonei, alla capacità finanziaria e alla necessaria dotazione tecnica e didattica che l’attività deve necessariamente avere.
I costi del personale e della giusta attrezzatura tecnico-didattica per una scuola di guida
Per analizzare quelli che sono i costi per l’apertura di una scuola guida vanno considerati in prima battuta quelli relativi al locale in cui andrete a svolgere l’attività. Il locale deve essere di buone dimensioni, visto che dovrà avere una sala in cui vengono effettuate le lezioni e dove i clienti potranno studiare la parte teorica.
Vanno tenuti in considerazione quindi i costi di acquisto del locale o quelle di affitto, con le relative utenze elettriche, acqua, riscaldamento etc.
A queste si aggiungono le spese relative al personale qualificato che vi aiuterà nel gestire la scuola guida, che dovrà essere regolarizzato a livello INPS e INAIL e dovrà essere pagato in base alle rispettive specifiche competenze.
Infine, vanno aggiunti i costi relativi al materiale tecnico e didattico necessario allo svolgimento dei corsi dell’attività e i veicoli, dotati di specifico allestimento a doppi comandi, che utilizzerete per le guide pratiche su strada.
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