Come aprire una braceria: iter burocratico e requisiti
Aprire una braceria è un’opportunità di business da non sottovalutare. Il mercato della cottura della carne alla brace o alla griglia non è infatti mai fuori moda, grazie alle antiche tecniche di cottura utilizzate e da tutti sempre apprezzate, che riescono a dare ai cibi un sapore familiare e genuino. Le materie prime fresche e di ottima qualità garantiscono il successo dell’attività commerciale.
L’avvento di nuove tendenze alimentari, come quella vegana e vegetariana, non ha scalfito per niente il mercato delle bracerie, i cui imprenditori cercano ogni giorno di andare incontro alle esigenze di mercato, utilizzando alimenti bio e possibilmente a km 0, prestando attenzione anche al gluten free.
Per aprire una braceria ci sono alcuni semplici accorgimenti da tenere in considerazione, come la scelta del posizionamento del locale, l’avvio di una ricerca e analisi sulla concorrenza già presente nel territorio e l’iter burocratico da intraprendere, valutando i requisiti necessari e considerando i costi di apertura e di mantenimento dell’attività.
Aprire una braceria: requisiti e iter burocratico
Il primo requisito indispensabile per avviare l’iter burocratico di apertura di una braceria è possedere una Partita IVA e richiederne l’apertura presso l’Agenzia delle Entrate. In seguito, bisogna realizzare la società o la ditta individuale e premurarsi di iscriverla all’interno del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio più vicina.
Comunicato in maniera ufficiale l’inizio delle attività, è necessario informarsi sulle posizioni INPS e INAIL e occuparsi di mettere tutto in regola. Un documento da non trascurare è la DIA, cioè la dichiarazione di inizio attività, cui si aggiunge il conseguimento delle autorizzazioni per la somministrazione degli alimenti, tra cui la certificazione HACCP.
Da non sottovalutare l’importanza di seguire un corso sulla sicurezza sul lavoro, antincendio e di primo soccorso. Dopo queste tappe iniziali, si può procedere quindi con la scelta del locale e l’ottenimento del nulla osta sanitario Asl. Messo a norma di legge il locale commerciale, bisogna fare i dovuti lavori e acquistare i materiali, tra cui una cappa aspirante con canna fumaria e l’eventuale abbattitore di fumi.
Inoltre, possono sussistere altri requisiti particolari, richiesti in base alle normative locali e regionali, per cui si consiglia di informarsi presso l’Asl del proprio territorio.
I costi per aprire una braceria
Per aprire una braceria non si può lasciare alcunché al caso ed è necessario avere una somma considerevole da parte, oppure decidere di optare per la richiesta di un finanziamento (anche a fondo perduto), perché le spese da effettuare possono essere ingenti e non bisogna sottovalutare i costi. Il primo passo è acquistare le attrezzature necessarie per la cottura della carne, cui si aggiungono friggitrici, piastre, sistemi di filtraggio, frigoriferi, congelatori, fornelli e altri macchinari.
Il budget deve tenere in considerazione anche i costi per gli adeguamenti di impianti e struttura, gli allacciamenti alle reti, l’allestimento del locale, l’eventuale affitto, le utenze, le varie tasse e gli stipendi per i dipendenti.
Per riuscire ad abbattere qualche costo, si può decidere di comprare le attrezzature sul mercato dell’usato o tramite il leasing. Infine, un aspetto da non trascurare è la promozione dell’attività, sulla quale bisogna investire denaro e tempo.
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