Come aprire Rosso Pomodoro in franchising: costi, tempi e iter
La pizza è senza dubbio il cibo che meglio rappresenta il nostro Paese in tutto il mondo e nonostante sia uno dei piatti più antichi della tradizione culinaria italiana continua a raccogliere successo senza problemi. Anche in Italia, dove siamo senza dubbio abituati a mangiarla fin da bambini, vengono aperte nuove pizzerie quasi quotidianamente. La vera sfida, tuttavia, sta nella riproduzione della ricetta originale napoletana, alla cui base ci sono senza dubbio ingredienti di prima qualità.
Giuseppe Marotta, Franco Manna e Giuseppe Montella l’hanno capito subito, fin dal primo momento in cui hanno deciso di dare vita a RossoPomodoro, una delle catene di pizzeria che attualmente è tra le più conosciute in Italia.
Sui loro tavoli è infatti possibile degustare la vera pizza partenopea. Anche se ci si trova nel punto vendita di Milano, dando un solo morso alla margherita con la mozzarella di bufala, basterà chiudere gli occhi momentaneamente per vedersi davanti il Vesuvio ed il lungo mare di Napoli.
Anche i numeri che hanno fatto registrare nel corso di dieci anni hanno pienamente dimostrato il successo: in soli 6 anni, dal 2000 al 2006, i ristoranti sono passati da 4 a quasi 50, con una diffusione territoriale veramente incredibile. Da segnalare, infine, che il franchising ha rappresentato per questo marchio un vero e proprio volano di sviluppo, a tal punto che il 70% dei ristoranti è stato aperto con questa modalità.
Aprire RossoPomodoro in franchising: iter e requisiti
Per aprire in franchising una pizzeria RossoPomodoro bisogna seguire alcune procedure burocratiche, simili all’avvio di altre attività. Pertanto si deve aprire una Partita IVA, iscrivere la propria attività presso il registro delle imprese della Camera di Commercio ed infine farsi rilasciare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) dallo sportello SUAP del comune di riferimento.
Gran parte del lavoro successivo sarà poi compito del brand, che si incaricherà di fornirvi assistenza sul piano concreto della lavorazione. Uno dei punti di forza di questo franchising risiede infatti nella trasmissione delle competenze tipiche di RossoPomodoro, ovvero il know how relativo alla preparazione della pizza secondo la ricetta napoletana e di tutto ciò che concerne il lato ristorazione.
Non solo, perché ovviamente vi sarà fornito aiuto anche nel sistema gestionale, quindi in tutta la parte relativa alla gestione imprenditoriale del locale, inclusi i contratti esclusivi di fornitura di attrezzi e materie prime.
Investimenti per aprire un franchising RossoPomodoro
Per quanto riguarda i costi necessari all’apertura di una pizzeria RossoPomodoro in franchising sono di diverso genere. Innanzitutto va considerata la tipologia di locale che viene richiesta dal marchio. Questo deve essere di almeno 350/400 metri quadrati e chiaramente ubicato in una zona ad alta percorrenza, pertanto almeno in un capoluogo di provincia ed in una strada strategica.
Inoltre si deve considerare, per l’organizzazione dello spazio interno, che la cucina deve essere a vista e ci devono essere almeno due ingressi esclusivamente per il personale. Relativamente alla spesa diretta vera e propria si devono contare 600 euro al metro quadro, a cui si può accedere anche tramite dei finanziamenti ed una quota di ingresso di 50.000 euro.
Successivamente si devono considerare le royalties al 4% sul fatturato ed un canone dell’1% per la comunicazione ed il marketing.
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Aprire una pizzeria RossoPomodoro può quindi essere un’ottima idea per avviare un’attività imprenditoriale di successo. I motivi legati alla pizza ed il successo che è stato raggiunto nel corso degli anni sono ottimi motivi per prendere concretamente in considerazione questa opzione.
Se si hanno invece dei dubbi relativi all’avvio dell’iter burocratico, oppure alle modalità per l’ottenimento di finanziamenti a fondo perduto, Contributi PMI ti offre una consulenza totalmente gratuita che puoi richiederci fin da questo momento.