Aprire un negozio di caramelle: investimento e iter burocratico
Un tempo le caramelle erano un qualcosa di esclusivo, riservato ai più ricchi, proprio come lo zucchero. La storia di questo dolciume tanto amato è antica e legata al XI secolo quando i Crociati, dopo essere stati nel vicino Oriente, tornarono in patria con delle barrette di zucchero di canna. Il nome caramella, infatti, deriva dal latino “Canna Mella” che significa tubo di miele.
Dopo la scoperta dell’America ed il conseguente sviluppo della coltivazione della canna da zucchero questo dolciume conobbe una espansione importante e cominciò a comparire sulle tavole delle famiglie più agiate. Nel 700, poi, con l’avanzare del settore del cacao, le caramelle cominciarono ad assumere forme e gusti diversi. Lo sviluppo fu rapido ed imponente, ed è arrivato fino ai giorni nostri dove è possibile acquistare una caramella di qualsiasi forma e gusto.
Le diverse tipologie di negozi di caramelle
Aprire un negozio di caramelle è da sempre ritenuto una buona opportunità imprenditoriale in quanto, come è noto, le caramelle piacciono davvero a tutti. Prima di procedere, però, bisognerà pensare bene a quale attività sviluppare. Il primo passo per l’apertura di una nuova attività riguarda la natura stessa di quest’ultima.
Occorre scegliere tra due strade: la prima riguarda l’apertura di un negozio dedito alla produzione di caramelle, la seconda riguarda l’apertura di un negozio di rivendita di caramelle. Per il primo caso si dovrà avere la giusta formazione, oltre che agli strumenti necessari.
Ovviamente se abbiamo intenzione di aprire un negozio di caramelle a vendita esclusiva, senza produzione, basterà un locale di modeste dimensioni che possono essere comprese tra i 20 ed i 40 metri quadrati. Discorso diverso se vogliamo un negozio di produzione.
In questo caso si avrà la necessità di maggiore spazio per il laboratorio, i macchinari ed il magazzino. Entrambe le tipologie dovranno essere collocate presso luoghi particolarmente affollati, magari in centri commerciali oppure in centri storici.
Occorre prestare molta attenzione alla scelta dell’arredamento del negozio di caramelle. Il consiglio è di puntare alla vivacità dei colori che rimandano alla spensieratezza dell’infanzia.
Aprire un negozio di caramelle: iter e costi
L’iter burocratico da seguire per l’apertura di un negozio di caramelle è molto simile a quello per aprire altri tipi di attività. Si comincia con l’apertura della partita IVA e l’iscrizione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio territorialmente competente.
Occorre poi ottenere la SCIA presso lo sportello SUAP del Comune in cui si svolge l’attività entro 30 giorni almeno dall’apertura del negozio ed inviare la richiesta al comune per l’esposizione dell’insegne. Passaggio importante è poi quello relativo alle posizioni contributive INPS e INAIL, oltre che ai permessi dall’Asl. Per l’apertura al pubblico bisognerà dotarsi delle certificazioni SAB e HACCP, ossia delle certificazioni indispensabili per lavorare con gli alimenti.
Per i negozi dediti alla produzione delle caramelle non possono mancare le attrezzature necessarie come i forni, i tavoli di lavoro e tutti quegli strumenti che hanno un costo elevato ma che consentono di offrire sempre prodotti di altissima qualità. L’arredamento potrà essere abbastanza semplice e minimale.
L’importante è dare risalto al prodotto che decidiamo di vendere, facendo in modo da renderlo quanto più appetibile possibile. In linea di massima l’investimento iniziale per l’apertura di un negozio di caramelle oscilla tra i 40mila e gli 80mila euro. Molto dipende dalla tipologia di negozio che abbiamo intenzione di aprire e dalla grandezza del locale che scegliamo di acquistare o di fittare.
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