Come aprire un colorificio
Aprire un’attività in proprio rappresenta il desiderio di tanti giovani, ma non solo. Sono tanti, infatti, gli aspiranti imprenditori che hanno intenzione di intraprendere una nuova attività imprenditoriale capace di farli emergere nel mondo del lavoro.
Tra le tante opportunità degne di nota, negli ultimi anni è cresciuto il mercato dei colori e dei parati. Aprire un colorificio potrebbe rappresentare dunque una buona opportunità di successo per chi ha intenzione di mettersi in proprio e dare vita ad una realtà imprenditoriale nuova e competitiva sul mercato.
Aprire un colorificio: la scelta del locale
Il primo passo da fare per aprire un colorificio riguarda la scelta del locale. Questo deve essere abbastanza grande, almeno di 200-250 metri quadrati, per avere la possibilità di esporre i prodotti in vendita come vernici, vernici per legno e ferro, pennelli, tappeti e parati. Non può poi mancare uno spazio dedicato al laboratorio dove preparare le varie vernici colorate, né un deposito dove conservare i prodotti da mettere in vendita.
Il consiglio, quindi, è di optare per un negozio abbastanza grande, meglio ancora se situato in una zona dove il traffico veicolare è molto intenso, in modo da avere maggiori opportunità di attirare potenziali clienti.
Molto importante sarà lo spazio a disposizione per il carico e scarico merci, sia per quanto riguarda i fornitori che per quanto riguarda la clientela. In questo frangente può essere utile effettuare una piccola indagine di mercato che può aiutarci a scoprire la presenza di attività simili nelle vicinanze e di individuare il target di potenziali clienti. Se, ad esempio, si tratta di una zona in espansione urbanistica aprire un colorificio potrebbe essere un’ottima idea.
L’iter burocratico per aprire un colorificio
Dal punto di vista burocratico, una volta scelto il locale dove aprire il colorificio, bisognerà recarsi presso l’ufficio tecnico del comune di appartenenza per consegnare il modulo riguardante l’apertura della nuova attività. Dopo questo si potrà passare all’apertura della partita iva, presso l’Agenzia delle Entrate, e l’apertura delle posizioni contributive all’istituto nazionale di previdenza sociale e assicurativa.
Bisogna poi prestare molta attenzione al fattore sicurezza all’interno del nostro colorificio che dovrà soddisfare determinati requisiti di sicurezza nel rispetto delle norme vigenti.
L’investimento per l’apertura di un colorificio
Quanto costa aprire un colorificio? Tutto dipende dalla grandezza del negozio e dalla varietà dei prodotti che decidiamo di vendere. Le vernici possono avere un costo molto diverso tra loro a seconda del colorante scelto ma anche dalla qualità della vernice stessa.
In più in un colorificio potremmo pensare di dedicare uno spazio ai parati, un settore che si sta ritagliando una fetta importante di mercato negli ultimi anni.
Se dovessimo optare per questa soluzione potremmo aver bisogno di un addetto ai parati con una preparazione importante sull’argomento. Stesso discorso per i tappeti, che possono attirare una clientela diversa da quella per le vernici e per i decorativi. Insomma, occorre diversificare la proposta ai clienti in modo da avere maggiori possibilità di successo.
In questo modo l’investimento iniziale per l’apertura di un colorificio può essere abbastanza alto. In genere si parte da una base di 40-50mila euro per l’apertura di un colorificio di un certo livello, ma se decidiamo di optare per più prodotti da vendere, come detto in precedenza, l’investimento può essere più sostanzioso.
Occorre anche precisare che a fronte di un investimento importante, i potenziali guadagni con l’apertura di un colorificio sono molto importanti.
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