Fondo Rete Incubatori: agevolazioni per startup e PMI
Dal 3 aprile 2020 le imprese già insediate, o che vogliono insediarsi presso gli incubatori della rete Invitalia, possono presentare domanda per accedere alle agevolazioni del Fondo Rete Incubatori. Si tratta di un programma di investimento rivolto al settore manifatturiero.
Il fondo Rete Incubatori è stato creato per elargire contributi finanziari a realtà con regime de minimis, già insediate al momento della domanda, oppure che abbiano già ottenuto l’approvazione della stessa. Tale rete comprende gli incubatori di proprietà dell’Agenzia che sono gestiti da soggetti giuridici esterni, da quelli di proprietà delle ex società regionali e dagli incubatori gestiti da soggetti terzi.
Lo scopo è quello di finanziare le imprese durante il periodo di insediamento nella struttura, ma anche nella fase di permanenza della stessa e durante la fase di uscita dalla struttura.
Cosa sono gli incubatori
Gli incubatori sono degli acceleratori di impresa. Le start up emergenti utilizzano queste figure professionali per giungere nel minor tempo possibile all’autonomizzazione d’impresa. Lo scopo degli incubatori è quello di realizzare business plan utili ad ottenere l’attenzione di potenziali finanziatori. Gli incubatori vengono utilizzati anche dai professionisti che vogliono mettere in pratica determinati progetti. Il periodo di affiancamento può durare tra i tre mesi ed i tre anni, ma è estendibile a seconda delle situazioni.
Usufruire del servizio degli incubatori può diminuire in modo importante le spese iniziali di gestione oltre ad avere in modo più semplice accesso a fondi pubblici, fondi europei e fondi privati.
Le agevolazioni del Fondo Rete Incubatori
Le risorse disponibili per il fondo Rete Incubatori ammontano a poco più di 5 milioni di euro. Le agevolazioni vengono rilasciate sotto forma di contributi a fondo perduto, per un massimo di 200mila euro per ogni domanda presentata e fino al 65% delle spese ammissibili dal fondo.
Le agevolazioni previste possono essere cumulate con altre agevolazioni già in corso. Al fondo possono accedere le aziende appartenenti alla Sezione C, ossia le attività manifatturiere, la Sezione D, le aziende dedite alla fornitura di energia elettrica, la Sezione E, le aziende di fornitura di acqua, le aziende della Sezione H, ossia del trasporto e magazzinaggio, e le aziende di servizi di informazione e comunicazione, appartenenti alla Sezione J. Rientrano nei possibili beneficiari le aziende della sezione M, N, P, R, S.
Le spese ammissibili riguardano la progettazione e la direzione dei lavori, le opere murarie, spese per le infrastrutture, indagini geognostiche, acquisto di macchinari, impianti ed altro genere, acquisto di programmi informatici di nuova generazione.
Fondo Rete Incubatori: come presentare le domande
Le domande di partecipazione al Fondo Rete di Incubatori dovranno essere presentate a partire dal 90esimo giorno dalla pubblicazione del fondo in Gazzetta Ufficiale attraverso il sito internet di Invitalia.
Alle domande va allegata la firma digitale e verranno valutate in ordine cronologico fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Per quanto riguarda l’erogazione delle agevolazioni, questa è subordinata all’avvenuta acquisizione della certificazione della presenza dell’incubatore. La rendicontazione sarà verificata attraverso SAL (stato avanzamento lavori), anche attraverso fatture di acquisto.
Consulenza gratuita
Se vuoi maggiori informazioni circa il Fonda Rete Incubatori e vuoi verificare se la tua attività ha i requisiti per accedervi, chiedi una consulenza gratuita agli esperti Contributi PMI.
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