Aprire Burger King in franchising: costi, tempi e iter
Se c’è un fast food che riesce a competere con McDonald è Burger King. La qualità di questi negozi supera quella del più famoso dei fast food. I prezzi più o meno sono gli stessi, per cui chi non ha quel legame viscerale con il Mc spesso preferisce Burger King.
Burger King ha in progetto un piano ambizioso di crescita. Se, infatti, in una cosa è superato dalla catena McDonald è la presenza sul territorio. Per questo oggi Burger offre ai piccoli imprenditori soluzioni vantaggiosissime per aprire un negozio affiliato; l’obiettivo è quello di raddoppiare la presenza sul territorio italiano.
Determinazione, forza di volontà sono fondamentali per inaugurare un’attività di successo, specialmente come il Burger King, dove tutto deve filare liscio perché i clienti riconoscano l’efficienza del fast food.
Iter burocratico per aprire Burger King in franchising
Per aprire un Burger King è necessario aprire una Partita IVA, registrare la propria posizione alla Camera di Commercio e conseguentemente adempiere a tutte le formalità necessarie per aprire un’attività che somministra prodotti di genere alimentare.
Attenzione: nel proseguire tutta la pratica per arrivare all’apertura di un punto vendita Burger King non sarete mai soli perché il Brand sostiene sotto ogni aspetto i propri affiliati.
Non si può dire che aprire un negozio Burger King sia facile ma non sarebbe vero neanche il contrario. Certo avviare un’attività del genere richiede diverse applicazioni, in modo particolare diversi studi e indagini di mercato. Bisogna trovare un’area geografica giusto dove il marchio è disposto ad investire.
In media un Burger King fattura circa 1.3 milioni annui, dunque capite bene che di certo non è conveniente e certamente non vi sarà consentito aprire un Burger King in una zona dove è difficile garantire risultati del genere. Province o grandi città sono i luoghi adatti per aprire un punto vendita del fast food. Perciò scegliete un luogo adatto e poi presentate la vostra idea direttamente a Burger King.
Dovete presentare il vostro progetto e Burger King vi risponderà se siete in linea o meno con le direttive aziendali. Allegate nella mail anche il vostro CV, può essere determinante mostrare esperienza già nel campo imprenditoriale.
Uno dei marchi più famosi di fast food non cerca piccoli imprenditori ma grandi investitori. Sulla pagina di presentazione scrive chiaramente di prediligere investitori pronti ad aprire nel giro di qualche anno più di un punto vendita. Capirete che non è facile, soprattutto perché per aprire soltanto già un punto vendita la spesa è molto alta, nonostante Burger King intervenga anche economicamente a sostenere parte delle spese.
Come aprire Burger King: costi e investimenti necessari
L’investimento iniziale per aprire un Burger King secondo le stime presentate direttamente dal brand ammonta ad una somma vicina al milione di euro. Il 40% dell’investimento deve essere sostenuto con mezzi propri al resto provvede Burger King ricavando finanziamenti bancari.
Come scritto sopra in media un Burger King fattura oltre un milione e il brand trattiene del fatturato un 6%. Non è tanto; avendo l’obiettivo di raddoppiare la presenza sul territorio nazionale, Burger King ha bisogno di reclutare nuovi affiliati, perciò è vantaggioso, in questo momento, affiliarsi con il fast food.
E’ bene sapere che Burger King, nel caso in cui accettasse la vostra richiesta di affiliazione, sarà pronto ad avviare un periodo di formazione che dura circa 8 mesi. In questo lasso di tempo l’imprenditore verrà formato da persone interne al brand. Questo periodo formativo è necessario per far rendere al meglio il proprio punto vendita.
Consulenza Gratuita
Per concludere è bene riflettere su quanto possibile guadagno prospetta questo genere d’attività. Se ne avete l’opportunità economica è bene prenderlo in considerazione. Certo si tratta di una mole così considerevole di denaro che è meglio rivolgersi a degli esperti prima di fare un passo così importante.
Ad esempio Contributi PMI potrebbe offrirvi importanti consigli. Contributi PMI offre una consulenza aziendale gratuita ad ogni imprenditore che voglia aprire un’attività per valutare la fattibilità dell’idea imprenditoriale e l’eventuale accesso a finanziamenti a fondo perduto.