Aprire un brewpub: investimento e iter burocratico
In Italia la birra è arrivata con i fenici, in Sardegna. Da quel momento anche nel Bel Paese si è dato inizio ad una storia di successo con la nascita di tanti birrifici che ancora oggi producono birra di altissima qualità.
La birra artigianale, dunque, sempre più amata e ricercata soprattutto nei pub delle diverse città. Non è un caso se in giro per l’Italia ci sia stata un’impennata di aperture di brewpub, ossia di locali dove avviene la produzione artigianale della birra.
Nei brewpub viene servita la birra prodotta nel locale stesso, oltre a carne, panini e fritti, diventando così un vero e proprio pub che offre alla propria clientela anche il servizio di ristorazione, oltre ad un’ampia scelta di birre artigianali.
Si tratta di locali molto in voga nel Regno Unito ed in America, ma che stanno facendo breccia anche in Italia e nel resto del mondo tanto da vivere una espansione senza precedenti.
Come aprire un brewpub: requisiti e costi
Ovviamente per aprire un brewpub occorre avere conoscenze e competenze riguardanti il mondo della birra artigianale e della ristorazione, oltre che dal punto di vista imprenditoriale.
Prima di aprire l’attività commerciale è consigliabile analizzare il settore ed il mercato presso il luogo scelto. È fondamentale studiare il bacino di utenza e la concorrenza, in modo da individuare la propria clientela di riferimento sulla base delle abitudini di consumo.
Molto importante sarà la scelta della location che dovrà essere facilmente raggiungibile e distante dagli altri pub presenti in città. Sarebbe preferibile scegliere un locale presente in strade molto trafficate e con la possibilità di avere un ampio parcheggio disponibile per i nuovi clienti.
Per quanto riguarda le dimensioni, considerato che all’interno del brewpub si dovrà servire birra – oltre che produrla – e cibo, e ci dovrà essere un micro birrificio ed una cucina, potrebbe servire un locale dai 100 ai 200 metri quadrati.
Molto importante sarà la scelta della birra da produrre ed i piatti associati a questa meravigliosa bevanda. Il consiglio, in ogni caso, è di prestare particolare attenzione all’allestimento della zona di produzione della birra ed alla comunicazione, in modo modo da riuscire ad incrementare la propria clientela.
I costi per aprire un brewpub
I costi per l’apertura di un brewpub possono essere molto alti per chi non riesce ad accedere a finanziamenti. Per il micro birrificio, e quindi per l’acquisto di un impianto di produzione, i costi possono sfiorare i 100mila euro.
A questi vanno aggiunti i costi per l’allestimento della cucina e del locale per la consumazione. In pratica, tra micro birrificio, progettazione, burocrazia e attrezzature, l’investimento può sfiorare i 200mila euro.
Infine, vanno considerati i costi collegati alle attività di marketing e comunicazione che sono necessari per intercettare nuovi clienti e fare in modo che possano venire a conoscenza del nostro locale.
Aprire un brewpub: iter e requisiti burocratici
Passando all’aspetto burocratico, il primo step da seguire è quello di aprire una Partita IVA e registrare la propria attività presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
Bisogna, poi, ricevere tutte le autorizzazioni da parte del Comune e da parte dell’ASL, oltre a comunicare all’agenzia delle dogane la vendita e la somministrazione di alcolici. Per aprire al pubblico bisogna possedere la certificazione SAB, ossia il documento che consente di somministrare alimenti e bevande.
Molto importante è, infine, la certificazione HACCP che certifica le competenze di sicurezza ed igiene alimentare.
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L’apertura di un brewpub rappresenta un’opportunità molto ghiotta per gli esperti del settore che, però, devono far fronte ad un investimento non di poco conto.
Richiedi una consulenza gratuita a Contributi PMI, un team di esperti verificherà anche la possibilità di accedere a finanziamenti a fondo perduto e ti fornirà assistenza passo passo per l’apertura del nuovo locale.