Aprire un negozio di bigiotteria: iter e costi
In anni in cui lo stile di vita degli italiani certamente non è in crescita, le persone non rinunciano a ciò che più gli piace ma si adeguano alle proprie possibilità. Dunque capirete bene che ad oggi, probabilmente, potrebbe essere più remunerativo aprire un negozio di bigiotteria piuttosto che una gioielleria.
Uomini, donne, bambini tutti amano portare addosso collane, bracciali, orecchini. E’ una passione comune a molte persone indossare questi prodotti definibili come accessori ma che in realtà sono sempre più un qualcosa di cui non si riesce a fare a meno. Scopriamo quali sono gli step necessari da seguire per avviare questo tipo di attività imprenditoriale.
Iter burocratico per aprire un negozio di bigiotteria
Aprire un negozio di bigiotteria è tutt’altro che complicato. Non bisogna avere particolari requisiti eccetto forse che è doveroso essere un appassionato di gioielli altrimenti risulta difficile creare empatia con la clientela. E’ importante, infatti, saper far risaltare ciò che è dentro il proprio negozio e far capire ai clienti che quello che cercano si trova lì dentro qualche vetrina.
Venendo ai passaggi strettamente burocratici per aprire una bigiotteria non bisogna superare troppi step. Innanzitutto bisogna fare richiesta e registrare la propria Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate ed iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio. In secondo luogo è fondamentale come per ogni altra attività regolare le proprie posizioni INPS ed INAIL sia per il titolare che per eventuali dipendenti. Dopo aver fatto ciò è necessario richiedere la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di appartenenza.
Si può richiedere anche al Comune l’autorizzazione per mettere l’insegna fuori dal negozio, è un ultimo piccolo passaggio burocratico per poter avviare al meglio la propria attività.
Come aprire una bigiotteria: costi e investimenti
Se prima si faceva il paragone tra gioielleria e bigiotteria, dicendo che quest’ultima momentaneamente è vista come la soluzione più fortunata, si può aggiungere un altro punto a favore di un negozio di bigiotteria. Il costo dell’investimento in questo caso, infatti, è decisamente minore perché si evita di avere all’interno del negozio articoli di lusso o minerali preziosi.
Si punta tutto quindi sulla qualità a basso prezzo e sull’estetica dei prodotti venduti. La prima spesa da fare nell’aprire un negozio di bigiotteria è trovare un locale, decidere se acquistarlo oppure prenderlo in affitto. Presa questa decisione è doveroso fare delle modifiche strutturali perché il locale venga adibito in modo tale da mettere in risalto quello che si vende.
Dunque grossolanamente si può dire che sono due le spese da affrontare per aprire una bigiotteria, quella legata al locale che può variare in base alle esigenze e alle possibilità dell’investitore e quella legata al rifornimento di merce. La seconda spesa non ha un costo che varia molto, perché per definizione in bigiotteria si vendono collane, orecchini, bracciali che non superano il costo di 30 euro.
E’ proprio questo il punto di forza della bigiotteria come attività ed è lo stesso punto su cui deve puntare chi vuole aprire un negozio di questo genere. Bisogna avere moltissimi articoli, devono essere tutti economici ma in grado di saper colpire la clientela. Quindi è bene che il titolare si dimostri una persona attenta alle tendenze e abile nell’acquistare.
Consulenza Gratuita per l’avvio dell’attività
Non è necessario ripetere perché aprire un negozio di bigiotteria rappresenta un’idea molto interessante, ma è bene dare ulteriori consigli su come impostare la strategia di vendita del vostro negozio. Contributi PMI offre sempre una consulenza gratuita per un’attività in nuova apertura. In questa sede si può consigliare che il parere di un esperto aiuta ad aumentare i guadagni. Ad esempio sarebbe bene accompagnare la vostra bigiotteria fisica con un e-commerce ben gestito da terze persone.