Aprire una erboristeria: i requisiti necessari
Con l’arrivo degli anni ’80 in Italia si sono diffuse le erboristerie in tutta la nostra penisola, incontrando le attenzioni di un pubblico pronto all’utilizzo di prodotti erboristici naturali.
Questo quadro si è evoluto negli anni, con le persone che oggi, spinte dalla maggiore cura per la propria salute ma anche dai prezzi elevati dei medicinali, cercano rimedi naturali alternativi che si possono rivelare positivi per il benessere generale.
Proprio per questo intraprendere l’avvio di una nuova attività imprenditoriale indipendente nel campo erboristico può rappresentare una buona soluzione per generare importanti guadagni personali.
Questo anche in virtù del fatto che non necessitano investimenti iniziali elevati e i costi di gestione sono contenuti. Prodotti naturali, alimenti biologici, cosmetici, tisane, fragranze sono solo alcuni dei prodotti che sono commercializzati in questi punti vendita, ma la gamma di articoli si amplia in modo sempre maggiore grazie all’elevata attenzione delle case produttrici che stanno ponendo in questo mercato.
La fase preliminare dell’avvio di questo genere di attività è la predisposizione di un business plan, semplice ma completo, i cui contenuti possono essere riassunti in sei punti principali: descrizione dell’attività, strategie e posizione, piano operativo, struttura e management, risorse e finanziamenti e proiezioni di risultato.
Come aprire una erboristeria: iter burocratico
Prima di aprire un’erboristeria vanno portate a termine alcune pratiche burocratiche utili ad avviare l’attività secondo quanto previste dalle normative vigenti. Il documento principale per ottenere l’autorizzazione è la Segnalazione Certificata di Inizio attività (SCIA), documentazione che deve essere presentata in Comune e che permette di avviare l’esercizio dopo trenta giorni in regime di silenzio e assenso.
Per regolarizzare l’impresa andrà registrata la nuova partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate ed effettuata l’iscrizione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio. L’imprenditore e ogni lavoratore impiegato nel punto vendita, dovranno poi essere in regola con lo stato contributivo INPS e per quanto riguarda la situazione infortunistica INAIL.
Infine, il locale dovrà essere a norma con tutte le regolamentazioni locali e nazionali in termini di edilizia, sanità e agibilità.
I costi per aprire un’erboristeria
Come indicato in premessa, i costi relativi all’apertura di un’erboristeria non sono elevati, questo perché basta una superficie di vendita minima e le spese di gestione sono minori rispetto ad altre attività similari.
Con un paio di decine di migliaia di euro è possibile avviare il negozio, a condizione di trovare soluzioni in affitto a un canone mensile ragionevole. Differente è il discorso nel caso in cui si debba provvedere all’acquisto del punto vendita, qui il capitale iniziale può lievitare ad alcune centinaia di migliaia di euro, oppure deve essere messo in preventivo il ricorso a un mutuo bancario.
La soluzione per risparmiare ulteriormente sui costi di avvio e di gestione è rappresentata dal franchising, affiliandosi a un noto marchio che mette a disposizione il know how, prodotti, allestimenti, arredi, marketing e pubblicità.
A fronte di un minor investimento iniziale si deve tenere conto anche che col franchising si dovranno dividere i guadagni con la casa madre. Questa soluzione permette di poter arrivare sul mercato in modo diretto, con un marchio già conosciuto e pubblicizzato, riuscendo così ad attirare più facilmente clientela durante l’avvio dell’attività.
Consulenza Gratuita per aprire un’erboristeria
Avviare un’attività imprenditoriale come un’erboristeria può sembrare un’operazione semplice da portare a termine, ma questa procedura ha degli aspetti che vanno valutati e ottimizzati al meglio al fine di evitare problemi o ritardi nell’apertura del punto vendita.
Per garantire una partenza secondo le tempistiche e i termini stabiliti, l’imprenditore deve possedere nozioni di base per quanto riguarda la parte amministrativa, burocratica e fiscale.
Da questo punto di vista lo staff di contributi PMI mette a disposizione una consulenza gratuita in grado di supportare passo dopo passo l’imprenditore nell’avvio e nella gestione della propria attività commerciale con la possibilità di richiedere un finanziamento a fondo perduto.