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Scuola di cucina

Aprire una scuola di cucina: iter e costi

L’Italia non è solo simbolo d’arte nel mondo, ma anche di cucina. La cucina italiana, infatti, è tra le più apprezzate a livello internazionale e spopolano ormai da anni i programmi televisivi dedicati alla cucina, con cuochi di gran prestigio, italiani e stranieri.

La nostra Penisola è un caleidoscopio di piatti tipici e tradizioni culinarie particolari, che rappresentano la creatività di ogni regione. Aprire una scuola di cucina si dimostra come un ottimo investimento, un’opportunità di business redditizia e accattivante.

È sempre in crescita il numero di persone che decidono di iscriversi a un corso di cucina, per imparare i segreti di questo mestiere e diventare artisti della cucina. Negli ultimi anni, sono nate strutture dedicate interamente a offrire percorsi didattici per insegnare agli allievi i piatti tipici della cucina nostrana.

Per aprire una scuola di cucina serve esperienza, passione e creatività. Bisogna tenere in considerazione le tradizioni culinarie senza tempo, ma aprire le porte anche al biologico e alla cucina a chilometro zero, prestando attenzione al gluten free e alle tendenze alimentari vegane e vegetariane, usando sempre prodotti freschi e genuini.

L’iter burocratico per aprire una scuola di cucina

Per aprire una scuola di cucina bisogna seguire su per giù lo stesso iter burocratico che interessa l’apertura di un locale di ristorazione. Le norme possono variare leggermente da regione a regione, in particolar modo in riferimento alla normativa igienico-sanitaria, per cui è necessario rivolgersi all’Asl della zona.

Il primo passo da seguire è aprire una Partiva Iva presso l’Agenzia delle Entrate e successivamente iscrivere l’attività al Registro Imprese della Camera di Commercio. È necessario in seguito occuparsi delle regolamentazioni per l’apertura delle posizioni INPS e INAIL, presentare la DIA (dichiarazione di inizio attività) e provvedendo a ottenere le certificazioni utili relative all’utilizzo di cibi e bevande.

Ottenuta la licenza commerciale, bisogna trovare il locale da adibire a scuola di cucina e occuparsi di siglare il contratto di affitto. Da non dimenticare anche l’autorizzazione all’esposizione dell’insegna, da comunicare al comune di riferimento, pagando la relativa tassa annuale.

Come aprire una scuola di cucina: i costi da sostenere

Aprire una scuola di cucina non è un gioco e richiede investimenti ingenti, sia per avviare l’attività sia per acquistare l’attrezzatura per la cucina, utensili inclusi. I costi includono anche la necessità di realizzare una cucina con postazioni individuali, che permettano agli iscritti di seguire al meglio lezioni sia pratiche sia teoriche.

Il locale deve essere ampio, per potersi muovere con agio tra le postazioni di lavoro. A tutto ciò si aggiungono gli stipendi per gli insegnanti professionisti del settore e i costi per l’acquisto delle materie prime nostrane e di qualità.

Aprire una scuola di cucina però è un investimento redditizio, che permette di rientrare nelle spese in breve tempo e di ottenere ingenti guadagni, se gestita nel migliore dei modi, con corsi efficienti e di prestigio.

Consulenza Gratuita

Per aprire una valida scuola di cucina non devono mancare l’impegno, la passione e la forza di volontà. È importante che il personale sia qualificato e che la scuola rispetti fedelmente le norme stabilite dalla legge, per dare notorietà alla scuola e trasformarla in un business di successo. Contributi PMI offre ai futuri imprenditori una consulenza aziendale completamente gratuita per valutare insieme il piano dell’attività e i costi, mettendo a disposizione un team di esperti che accompagnino passo dopo passo gli utenti nell’iter burocratico di apertura della scuola di cucina.

Lo staff di Contributi PMI aiuta l’imprenditore a individuare gli eventuali finanziamenti possibili, conoscere le norme che regolano l’attività, le licenze e le autorizzazioni necessarie per aprire una scuola di cucina. Inoltre, il supporto interessa anche la previsione dei guadagni dell’attività e la valutazione dei costi di apertura, aiutando a conoscere le attrezzature e gli utensili che servono a una scuola di cucina e progettare al meglio la propria attività, in modo semplice e veloce.

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