Bando Cura Italia: contributi per la produzione e fornitura di dispositivi medici
Il Governo Conte ha emanato, lo scorso marzo, il bando Cura Italia che prevede una serie di incentivi per sostenere la produzione e la fornitura di dispositivi medici e di protezione individuali utili al contenimento ed al contrasto dell’epidemia Covid-19.
Bando Cura Italia: cos’è e a chi si rivolge
La misura dispone di una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro e mira ad ampliare o riconvertire le attività già esistenti verso la produzione di dispositivi medici e di protezione individuale come le mascherine che rappresentano uno degli strumenti indispensabili nella lotta al Coronavirus.
Il bando Cura Italia si rivolge a tutte le imprese costituite in forma societaria, e quelle costituite in Società di persone, e non presenta vincoli di dimensioni. Il bando Cura Italia è stato realizzato per finanziare importi che vanno da un minimo di 200mila euro ed un massimo di 2 milioni di euro. Il provvedimento non è rivolto né alle ditte individuali, né alle Partite IVA.
Le agevolazioni del bando Cura Italia
L’agevolazione disposta dal governo prevede l’erogazione di un mutuo a tasso zero al 75%. Qualora la riconversione produttiva dovesse concludersi nel giro di 15 giorni, il contributo riguarderebbe il 100% dell’importo finanziato.
Altra agevolazione per le imprese arriva dal Mediocredito Centrale. Si è deciso, infatti, di integrare la parte non coperta dal mutuo dal bando Cura Italia attraverso il Mediocredito Centrale, coprendo così il restante 25% del finanziamento.
L’integrazione è prevista attraverso un finanziamento a tasso variabile, il quale può avere durata massima di 84 mesi. Un vantaggio non da poco quello offerto dal Mediocredito Centrale che, dunque, dà la possibilità alle imprese di coprire integralmente i programmi di spesa previsti per l’ampliamento e/o la riconversione dell’attività per la produzione dei dispositivi medici necessari a contrastare l’epidemia. Il finanziamento proposto dal Mediocredito Centrale è aperto a tutte le imprese situate in Italia che hanno già presentato domanda a Invitalia per aver accesso al Bando Cura Italia Incentivi.
A questa ulteriore agevolazione sono ammesse le imprese che operano in regime di contabilità ordinaria, oltre a quelle costituite in forma di società di persone. Risultano quindi escluse le partite IVA e le ditte individuali.
Quali sono gli incentivi del bando Cura Italia?
Come abbiamo detto possono accedere al bando Cura Italia tutte le imprese che operano sul territorio nazionale.
Per le realtà imprenditoriali presenti sul nostro territorio il Bando prevede un investimento minimo di 200mila euro ed un investimento massimo di 2 milioni di euro. È possibile conseguire una agevolazione massima di 800 mila euro, comprese le spese sostenute prima della presentazione della domanda e dopo la pubblicazione ufficiale del Decreto Legge.
L’incentivo può trasformarsi in un contributo a fondo perduto nel momento in cui l’investimento dovesse completarsi nel giro di 15 giorni. Se, invece, si completa in 30 giorni la percentuale di fondo perduto sarà del 50%. Del 25% se l’investimento dovesse completarsi nel giro di 60 giorni.
Per agevolare e velocizzare la riconversione, l’incentivo prevede un anticipo del 60% del totale. Il tutto senza l’obbligo di presentare garanzie al momento dell’accettazione del provvedimento. Il saldo in questo caso potrà avvenire a conclusione degli investimenti.
Bando Cura Italia: come partecipare
È possibile partecipare al bado Cura Italia a partire dalle ore 12:00 del 26 marzo 2020. Questi i documenti da presentare al momento della presentazione della domanda: la dichiarazione per richiesta antimafia, la dichiarazione del possesso dei requisiti, la dichiarazione antiriciclaggio, il Piano degli investimenti e la relazione tecnica. Per partecipare al bando occorre disporre della firma digitale e della PEC.
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Il Bando Cura Italia, emanato lo scorso marzo dal premier Giuseppe Conte, può rappresentare un punto di svolta per le tante attività del territorio nazionale. Se vuoi partecipare ma hai bisogno di una consulenza gratuita puoi contattare lo staff di Contributi Pmi. I nostri professionisti ti aiuteranno durante tutte le fasi per partecipare al Bando Cura Italia e ricevere i finanziamenti previsti dalla misura.