Come aprire un allevamento di trote
Quello dell’itticoltura è un settore economico che da sempre fa segnare risultati importanti ed in continua crescita. Soprattutto per alcuni pesci, come ad esempio le trote, che si prestano molto bene all’allevamento in mare oppure nelle apposite vasche create per l’allevamento intensivo.
Un allevamento di trote può rappresentare, se fatto nel modo giusto, un’ottima fonte di guadagni. Per farlo occorre servirsi delle strutture adatte, come appunto le vasche e le varie tecnologie per la pezzatura ed il controllo dell’acqua, ma anche di collaboratori preparati ed efficienti.
Aprire un allevamento di trote: attrezzature e investimenti
Dal punto di vista strutturale, occorre disporre di uno spazio abbastanza grande dove poter installare tutte le vasche indispensabili per l’allevamento delle trote.
Fino a qualche anno fa si era soliti adottare il metodo di allevamento danese, ossia attraverso l’utilizzo di tante vasche piccole disposte a cascata su un terreno a lieve pendenza. Questo consentiva alle trote di spostarsi da una vasca all’altra a seconda della grandezza raggiunta.
Oggi, invece, si utilizza il sistema all’americana, attraverso grandi vasche che sfruttano un flusso d’acqua in cascata da quelle superiori.
Per disporre di queste attrezzatura occorre avere a disposizione fondi importanti visto che oltre alle vasche occorre pensare all’installazione di tubature, condotte e griglie.
Dal punto di vista economico l’esborso per l’apertura di un allevamento di trote può variare molto. Si parte dai 40-50mila euro a salire, a seconda dello spazio a disposizione e del numero di vasche che si installano presso l’allevamento.
Il consiglio, da un punto di vista logistico, è quello di sfruttare gli sbocchi di acqua di laghi o fiumi in modo da avere una buona disponibilità di acqua a basso costo e con basso impatto ambientale.
Molto importante sarà la conoscenza del pesce in generale e delle trote. La trota di mare, ad esempio, ha un colore argenteo. Quella di fiume, invece, ha colori più vivaci e puntini neri, viola e arancioni sui fianchi.
Questo animale si nutre di insetti, vermi, crostacei e rane ed ha bisogno di acqua fredda e pulita per crescere bene e velocemente. Si tratta di un pesce molto sensibile agli agenti inquinanti e per questo è sempre bene avere il pieno controllo dell’acqua che si utilizza nelle vasche.
Gli aspetti burocratici per l’apertura di un allevamento di trote
Passiamo ora alla parte burocratica per l’apertura di un allevamento di trote. Innanzitutto occorre il parere favorevole degli enti competenti sul territorio che dovranno rilasciare le varie autorizzazioni attraverso l’ispezione dello spazio designato ed i vari scarichi.
A causa di alcuni vincoli paesaggistici, infatti, in alcune aree non è possibile installare un allevamento di animali. Molto importante sarà l’aspetto legato ai depuratori ed alle vasche di decantazione per i quali servono i dovuti progetti e le varie certificazioni.
L’Asl, dunque, valuterà l’impatto ambientale dell’impresa ed il Servizio Veterinario dell’ASL dovrà stabilire la fattibilità dell’attività presso il luogo scelto. L’iter burocratico è simile alle aperture delle altre attività mentre, all’interno della propria attività, occorrerà rispettare alcuni vincoli. Ci sarà bisogno, ad esempio, di operatori qualificati, di veterinari e tecnici per la gestione degli animali.
Il titolare, inoltre, dovrà essere in possesso di un diploma ottenuto presso un istituto tecnico agrario oppure di una laurea in acquacoltura e igiene delle produzioni ittiche. Per operare nel settore è possibile usufruire di numerosi fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea che sono destinati a migliorare il settore.
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