Come aprire un compro oro: requisiti necessari e costi
Aprire un compro oro è sempre un’ottima idea. L’oro è un materiale che non tramonta mai, il suo prezzo è fisso ed è un ottimo modo per congelare i propri soldi. Aprire un compro oro può rappresentare un buon investimento e un’ottima opportunità di guadagno, anche se negli ultimi anni sono state introdotte nuove normative che regolano quest’attività.
In modo particolare al fine di limitare lo smercio di oggetti rubati all’interno dei compro oro e per contrastare le attività di riciclaggio è stata emanata una legge, il 25 Aprile 2017, che riduce i ricavi del settore. Ciononostante non significa che aprire oggi un compro oro è una mossa sbagliata; molte persone vendono il proprio oro perché hanno bisogno di liquidità. In più l’Italia diventa sempre più un paese che esporta ora, dal 2010 ad oggi la quantità di metallo giallo esportata è aumentata del 385%.
Aprire un compro oro: iter burocratico e requisiti
L’iter burocratico necessario per aprire un compro oro non è poi così tanto diverso da quello che serve per aprire altre attività. Sono tre gli step necessari all’apertura di quest’attività imprenditoriale: in primo luogo è necessario aprire la Partita Iva facendo apposita richiesta all’agenzia delle entrate, in secondo luogo bisogna registrare la nascente società presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio, in terzo luogo richiedere la SCIA presso lo sportello SUAP del comune di riferimento per segnalare l’inizio dell’attività commerciale.
Superati questi step burocratici subentrano altre regolamentazione che si rivolgono più all’operato svolto all’interno di un compro oro. Le normative da rispettare fanno riferimento alla legge 7 del 2000, che è stata in seguito aggiornata nel 2017 con il decreto 92.
Si richiede ora ai compro oro che rispettino ossequiosamente tutto quello che gli viene imposto dalla legge per evitare che si facciano attività di riciclaggio. Per garantire la tracciabilità, ad esempio, non si possono fare pagamenti superiori ai 500 in contanti. Queste come altre regole devono essere rispettate; quelle dei compro oro sono attività molto controllate e le sanzioni, in caso di reato, sono molto salate.
Costi per aprire un compro oro
Anche se con la legge del 2017 sono aumentati restrizioni ed adempimenti e questo ha scoraggiato molto imprenditori, aprire un compro oro è ancora una buona idea perché per chi è senza lavoro e vuole provare a mettersi in proprio è un investimento decisamente praticabile.
Non serve dunque una grossa somma per aprire il proprio compro oro; bisogna trovare un locale come prima cosa. Se non lo si acquista, sarà l’affitto la spesa da sostenere, ma è bene specificare che non serve un negozio dalle grandi dimensioni.
Bastano 20 mq, il minimo richiesto dalla legge e per cui i Vigili del Fuoco concedono la certificazione che tutto sia a norma. Oltre all’affitto di un piccolo locale non esistono altre considerevoli spese. Bisogna comprare l’attrezzatura per esaminare gli oggetti che le persone verranno a vendervi; è importante anche dotare il negozio di vetri anti-sfondamento, al fine di rendere più difficile il furto. Sempre per prevenzione è fondamentale munire il negozio di un sistema di allarme di primo livello.
Con un investimento di circa 20.000 si può mettere su un negozio di compro oro; l’investimento iniziale è veramente minimo e nel giro di qualche mese si potrebbe già aver quasi completamente ammortizzato il costo della spesa.
Consulenza Gratuita
Aprire un compro oro è facile e poco dispendioso, per questo, per chi è rimasto senza lavoro, è seriamente un’occasione di cui approfittare. Per concludere si consiglia di affidarvi ad un esperto nel far redigere il proprio business plan. Anche per attività del genere è molto importante limare i dettagli, per capire dove si può comprare a meno e dove vendere ad un costo più alto.
Contributi PMI, in ogni caso, offre una consulenza gratuita per chi sta aprendo una nuova attività imprenditoriale.