Come aprire un negozio di dischi: procedimento e costi
Il mondo della musica è cambiato molto in questi ultimi anni, soprattutto per quello che riguarda il modo di usufruire di tali servizi. Con l’avvento del digitale e della musica in streaming, la vendita di cd si è fermata, con la conseguenza che molte attività del settore hanno dovuto abbassare le saracinesche.
Nonostante ciò, ci sono ancora tanti appassionati che preferiscono ascoltare la musica su vinile, per questo aprire un negozio di dischi può rappresentare una buona opportunità per intraprendere un’attività in proprio.
I dischi hanno un loro fascino intramontabile e non passano mai di moda e nell’ultimo periodo sono tanti gli appassionati che sono tornati a utilizzare questo formato di musica.
Viste le premesse sopra riportate, è importante redigere un dettagliato business plan che prenda in considerazione ogni minimo aspetto legato all’apertura della nuova attività: dal posizionamento del negozio, alla scelta dei prodotti da commercializzare, fino alla campagna pubblicitaria e di marketing necessaria per far conoscere la nuova impresa.
È logico che per avviare un’attività simile bisogna avere una certa conoscenza del mondo musicale, i frequentatori di questo genere di negozi amano confrontarsi sugli acquisti da fare, proprio per questo essere bene informati invoglierà ulteriormente il cliente ad acquistare.
La procedura burocratica per l’apertura di un negozio di dischi
L’iter amministrativo e burocratico relativo all’apertura di un negozio di dischi è identico a quello per dar vita a qualsiasi altro genere di attività in proprio. Per prima cosa è necessario registrare la società aprendo una partita IVA presso l’Agenzia delle entrate e registrando la stessa presso la Camera di Commercio locale.
La scelta del locale idoneo ricopre poi un passaggio fondamentale per l’avvio dell’attività, quest’ultimo dovrà essere ubicato in un luogo di grande passaggio, che sia facilmente raggiungibile da chi si sposta in automobile o con i mezzi pubblici.
La struttura dovrà poi essere a norma con i principali regolamenti comunali in termini di edilizia e per quello che riguarda l’ambito sanitario e di agibilità. La parte amministrativa si conclude con la presentazione allo Sportello Unico del Comune della pratica di SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, che una volta consegnata permette di poter aprire il locale dopo trenta giorni, in regime di silenzio assenso.
Andranno portate a termine anche le procedure riguardanti il permesso di esposizione dell’insegna pubblicitaria, anche questa da presentare al Comune dove ha sede l’attività.
Aprire un negozio di dischi: i costi necessari
Aprire un negozio di dischi comporta un impegno importante dal punto di vista finanziario, proprio perché questo genere di attività si basa sul mettere a disposizione della clientela un’ampia scelta di musica.
E’ necessario quindi acquistare un ampio stock di vinili e altri prodotti, di vario genere, al fine di mettere a disposizione quello che la clientela ricerca in questo settore. Logicamente è impossibile avere, soprattutto nelle fasi di avvio, un magazzino che sia in grado di soddisfare tutti i gusti, sarà quindi importante tessere una fitta trama di collaborazione con i rivenditori al fine di garantire la disponibilità dei pezzi non a magazzino in tempi brevi.
Fatte queste premesse per avviare un negozio di dischi l’investimento minimo si aggira sui 20 mila euro, a cui vanno aggiunte le spese relative all’acquisto dell’arredamento del negozio e di affitto del locale stesso.
Discorso a parte per quanto attiene l’ambito pubblicitario, come per ogni nuova attività anche la vendita dischi deve avere una forte spinta promozionale iniziale, al fine di far conoscere l’attività. Le iniziative da intraprendere sono diverse, pubblicità in spazi o giornali a livello locale, social network e internet, ma potrebbe rivelarsi proficua la soluzione di aprire un e-commerce online, in cui tutti possono acquistare musica direttamente da casa loro.
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