Come aprire un vivaio: requisiti necessari
Trovarsi di fronte a un giardino o un angolo di verde ben curato è sempre una meraviglia per gli occhi, dietro a questa bellezza si nasconde il prezioso lavoro fatto dai vivaisti che hanno studiato la composizione di piante e fiori. Proprio per questo chi intende aprire un vivaio deve mettere in preventivo una buona dose di sacrificio e pazienza, perché solo attraverso un oculato studio dei lavori da effettuare è possibile ottenere i risultati migliori.
Il vivaio non può essere definito un’attività industriale e nemmeno agricola, si pone in mezzo alle due, una sorta di regime di coltivazione intensivo. Il costo dei prodotti che si acquistano dal vivaio è inferiore rispetto a quelli di un fioraio o un negozio, proprio per questo tale attività, nel corso degli anni, sta assumendo sempre di più un’identità commerciale, con i vivai che si trasformano in veri negozi.
I prodotti che si possono trovare in un vivaio
L’attività di vivaio si può suddividere in diversi settori: orticolo specializzato nella produzione di piantine tipiche da orto, frutticolo specializzato nella coltivazione di piante da frutto, forestale specializzato nella produzione di piante da bosco e foresta.
L’obiettivo di queste attività è quello di fornire al mercato dei fiori e delle piante di una certa varietà di prodotti, in modo tale da soddisfare ogni genere di esigenza del cliente, sia per quello che riguarda la coltivazione, sia per ornamento di case o giardini.
Requisiti e iter per aprire un vivaio
L’apertura di un vivaio non necessita di particolari requisiti dal punto di vista professionale, o meglio quelli che si devono possedere non sono vincolanti trattandosi di un’attività libera, vincolata solo dall’Ufficio Fitosanitario e dal parere della Regione.
Per avere le giuste conoscenze nel settore, coloro che intraprendono tale attività debbono avere o un diploma dell’Istituto Tecnico Agrario, oppure aver frequentato un corso di formazione professionale. Come sopra riportato non sono requisiti necessari, può aprire un vivaio anche chi è munito di una grossa passione per le piante e fiori, unitamente a una buona dose di capacità relazionali, gestionali e di problem solving.
Per aprire la vostra attività, se non avete dimestichezza nel settore, affidatevi all’operato di un commercialista, figura professionale che conosce bene tutte le norme di settore e saprà indicarvi la giusta strada per avviare la vostra nuova attività.
Se avete un’età inferiore ai 40 anni, potete accedere a degli incentivi a fondo perduto per l’avvio di un’attività agricola, si tratta di fondi per lo sviluppo rurale che vengono messi a disposizione dall’Unione Europea.
Per quello che riguarda autorizzazioni e permessi dovrete richiedete all’Ufficio Fitosanitario della Regione l’autorizzazione per l’apertura dell’attività, presentando domanda in carta da bollo, specifica per le strutture che si occupano della preparazione e selezione dei semi, per l’esercizio di vivai di piante e per negozi che si occupano della vendita di semi.
A tale domanda va allegata planimetria catastale unitamente al titolo di proprietà o eventualmente al contratto di affitto.
Inoltre dovrete aprire, presso l’Agenzia delle Entrate, apposita partita IVA e decidere il regime con cui andrete ad aprire l’attività, se commerciale o agricola. La prima riguarda coloro che acquistano le piante e le rivendono al pubblico, la seconda opzione prevede che la pianta venga coltivata, ovvero ottenuta dal seme e una volta cresciuta messa in vendita.
In questo secondo caso, con coltivazione e vendita, non avrete bisogno di una licenza di commercio.
I costi per l’apertura di un vivaio
L’investimento per garantirsi l’apertura di un nuovo vivaio variano in base a diversi fattori, primo fra tutti il genere di attività che andrete ad effettuare e di conseguenza al locale utilizzato. Se effettuate solo acquisto e rivendita di piante e fiori, sarà più alto l’esborso iniziale per l’acquisto dei prodotti ma potrete contenere i costi di lavorazione e quelli relativi al locale in cui viene esercita l’attività.
Nel caso di coltivazione e vendita, avrete dei costi minori iniziali perché andrete a produrre voi le piante e i fiori ma necessiterete di maggiori spazi a disposizione, con dei costi maggiori di lavorazione e gestione.
In media, per un’attività di sola commercializzazione, i costi variano dai 15 ai 50 mila euro, mentre per l’attività di coltivazione l’esborso iniziale sarà maggiore, ma saranno proporzionalmente maggiori anche i ricavi.
Consulenza gratuita per aprire un vivaio
Se volete aprire un vostro vivaio richiedeteci una consulenza gratuita, mettiamo a vostra disposizione professionisti del settore e in generale della finanza agevolata che vi assisteranno durante tutte le fasi, dal disbrigo delle pratiche, all’apertura del locale fino all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, garantendovi la realizzazione del sogni di aprire una vostra attività indipendente.