Come aprire un’impresa di pulizie
Scuole, ristoranti, ospedali, uffici, industrie: tutte le aziende con una sede fisica, specie se di grandi dimensioni, ha bisogno dei servizi di un’impresa di pulizie strutturata che possa garantire un alto livello di igiene.
Aprire un’impresa di pulizia, dunque, può rappresentare un business redditizio e solido, fatto salvo che spesso, per avere grosse commesse, è necessario partecipare ad appalti con tanti competitor agguerriti.
In questa breve guida vedremo come aprire un’impresa di pulizia: requisiti, iter burocratico, costi. Scopriremo inoltre l’importanza del business plan anche per un’impresa di questo tipo.
Aprire un’impresa di pulizia: i requisiti
In primis, c’è da dire che chi vuole aprire un’impresa di pulizia deve avere alcuni requisiti “morali”, o per meglio dire “di onorabilità”. L’aspirante imprenditore, infatti, non deve aver subito condanne in precedenza, non deve avere procedimenti penali in corso oppure fallimenti alle spalle.
In secondo luogo, è necessario capire che tipo di impresa di pulizia avviare: se infatti si vogliono offrire servizi specifici come la derattizzazione o la sanificazione di ambienti di lavoro, non solo occorrono attrezzature specifiche, ma in azienda deve essere presente un responsabile con una formazione in chimica, biologia o materie affini.
Detto questo, per un’impresa di pulizia non servono altri requisiti specifici.
Avviare un’impresa di pulizia: l’iter burocratico
Gli adempimenti burocratici per chi vuole avviare un’impresa di pulizia sono simili a quelli che abbiamo visto per altri tipi di imprese:
- Apertura della partiva Iva, con la consulenza di un commercialista: il codice Ateco per questo tipo di impresa è l’81.2 (attività di pulizia e disinfestazione); esistono codici ancora più specifici, come l’81.22 (Attività di pulizia specializzata di edifici e di impianti e macchinari industriali)
- Iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio della propria provincia
- Invio della Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune
- Apertura delle posizioni Inps e Inail (anche per i dipendenti)
Attenzione: per partecipare agli appalti pubblici un’impresa di pulizie deve essere iscritta al Registro delle Imprese da almeno due anni.
Quanto costa aprire un’impresa di pulizie
Diciamo subito che i costi per aprire un’impresa di pulizie semplice non sono così elevati, a meno che non si voglia avviare un’attività specializzata che richieda attrezzature particolarmente costose: un conto è fornirsi del necessario per la pulizia di uffici e scuole, un altro è offrire servizi come la derattizzazione o la disinfestazione da topi o scarafaggi.
Dal punto di vista burocratico, al momento dell’apertura dell’azienda, l’aspirante imprenditore deve mettere in conto queste spese:
- costi per il diritto camerale anticipato. La spesa può andare dagli 88 euro ai 106 euro, a seconda della provincia in cui si svolge l’attività
- bolli e diritti di segreteria (35,50 euro)
- tassa concessione governativa da pagare con l’invio dell’attestazione del versamento di 168 euro sul conto postale dell’Agenzia dell’Entrate
- altri costi camerali
Non sono grosse cifre, ma a queste si devono aggiungere anche le spese per l’affitto della sede dell’impresa (basta anche un piccolo locale), le spese per i dipendenti, per i mezzi di trasporto, per la fornitura di divise e altro materiale per l’attività.
In linea di massima, la spesa iniziale per avviare un’impresa di pulizia può aggirarsi intorno alle 20-30mila euro circa.
A venire incontro agli aspiranti imprenditori ci sono bandi e misure, sia regionali che statali, volti a finanziare le nuove imprese: è opportuno verificare, con la consulenza di un esperto del settore, la possibilità di accedere ad agevolazioni e contributi.
Il business plan per l’impresa di pulizia
Anche una “semplice” impresa di pulizia può aver bisogno di un buon business plan.
Prima di aprire un’impresa di pulizia, infatti, è indispensabile fare un’accurata analisi di mercato: “chi sono i miei competitor? Quali sono i loro punti di forza e di debolezza? Cosa posso offrire in più rispetto a loro” sono alcune delle domande che ci si deve porre per inserirsi in un mercato difficile come quello delle pulizie professionali. Per esempio, se si scopre che nessuno tra i competitor diretti offre un servizio di disinfestazione, offrire un servizio così specifico può essere un’idea di successo.
A questo proposito, può aiutare un’analisi Swot, che indichi, oltre ai punti di forza, anche le opportunità e le minacce per la nostra nuova impresa.
Il business plan dovrà contenere anche il piano di marketing e il piano finanziario: niente dev’essere lasciato al caso.
Infine, occorrerà stabilire gli obiettivi a medio e a lungo termine, in modo da orientare tutta l’attività verso uno scopo ben preciso.
Aprire un’impresa di pulizia: una buona idea di business
I servizi di pulizia, nel mondo moderno, sono sempre più richiesti. Prima di avviare un’impresa, però, è opportuno valutare cosa offrire e come offrirlo.
Se vuoi avviare un’impresa di pulizia, compila il form e contattaci ora: studieremo insieme un business plan per la tua impresa, sbrigheremo insieme a te tutti gli adempimenti burocratici e scopriremo se potrai usufruire di finanziamenti ad hoc per le nuove aziende.