Come aprire una profumeria: iter e requisiti
Sono numerose le catene di profumi e altri prodotti per l’igiene personale in Italia, segno che il settore cosmetico funziona: secondo i dati riportati da Truenumbers lo scorso ottobre, il settore vale ben 10,5 miliardi di euro. Aprire una profumeria, dunque, può rappresentare una buona opportunità di guadagno.
In questo articolo vedremo quali sono i passi necessari per aprire una profumeria, dal business plan all’iter burocratico, senza dimenticare i costi per avviare l’impresa.
Cominciamo.
Aprire una profumeria: l’importanza di un business plan
Aprire una profumeria esige un’attenta pianificazione delle risorse e delle azioni legate al business. La concorrenza è infatti notevole, anche considerata la crescita delle catene in franchising e delle profumerie low cost che permettono di ricaricare le boccette di profumo.
Ecco perché è indispensabile redigere un business plan adeguato, nel quale vanno inseriti informazioni e dati relativi all’impresa, all’analisi del mercato di riferimento, agli obiettivi a medio e lungo termine, le strategie di marketing e comunicazione.
Qualora invece si decida di scegliere un franchising, sarà il franchisor stesso a fornire il piano di impresa necessario per aver successo con l’attività.
Iter burocratico e requisiti necessari per aprire una profumeria
Per aprire una profumeria, come abbiamo visto, abbiamo due possibilità: scegliere di avviare una profumeria indipendente oppure affidarci a uno delle tante catene che propongono soluzioni di franchising.
Nel primo caso, oltre a doverci preoccupare del business plan, dobbiamo seguire un preciso iter burocratico:
- aprire la partita Iva: il codice Ateco di riferimento è il 47.75.1 (Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale)
- iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio della propria provincia
- inviare la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune in cui si opera
- aprire le posizioni Inps e Inail (anche per eventuali dipendenti)
- scelta dei fornitori
L’iter burocratico dev’essere accompagnato da un’accurata scelta del locale: è importante, così come per ogni altra attività, aprire in una zona frequentata e senza troppi competitor nelle vicinanze (oltre alle altre profumerie, non sottovalutiamo la presenza di ipermercati e centri commerciali). Altrettanto importanti sono gli arredi (scaffalature, registro di cassa, luci, etc.).
Nel caso in cui si scelga il franchising, sarà lo stesso franchisor a occuparsi di fornire gli arredi per il locale, i prodotti, ad autorizzare l’uso del marchio e l’insegna.
Quale investimento per aprire una profumeria?
Passiamo ora ai costi per avviare una profumeria.
Nei costi bisogna considerare l’affitto del locale, tutti gli arredi, i costi delle pratiche burocratiche, le campagne di marketing, le forniture: l’investimento minimo si aggira intorno ai 30mila euro. Una cifra importante, dunque, che potrebbe rientrare in tempi non troppo brevi: di qui l’importanza di un’attenta analisi del mercato di riferimento prima di avviare l’attività.
Un’altra valida soluzione è rappresentata dal franchising. Negli ultimi tempi, accanto alle profumerie tradizionali, si stanno affiancando franchisor di profumi “alla spina”, spesso equivalenti (o simili) a quelli brandizzati, in cui è possibile acquistare profumi di buona qualità a prezzi accessibili.
Le opportunità di franchising sono comunque numerose, ma occhio alla fee iniziale: in alcuni casi l’investimento per partire può arrivare anche a 40mila euro, quindi una cifra addirittura superiore a quella necessaria per una profumeria indipendente.
I vantaggi del franchising sono noti: affiliarsi a un brand noto porta un vantaggio in termini di fiducia del cliente e popolarità (pensiamo alle tante catene di prodotti per l’igiene personale che si stanno espandendo in tutta Italia), inoltre, aspetto da non trascurare, chi si affilia (il franchisee) può godere di assistenza e formazione continua e di livello; non dimentichiamo neppure gli aspetti legati al marketing e alla comunicazione (le possibilità di un grande brand sono sicuramente maggiore di quelli di una piccola profumeria) e di accesso al credito, più semplice nel caso ci sia dietro un marchio affidabile.
Certo, c’è anche il rovescio della medaglia: il franchising impone spesso arredi, prodotti e spesso una fee mensile consistente. Inoltre, la scarsa flessibilità e il poco spazio di manovra per alcuni può rappresentare un limite.
Aprire una profumeria: un business da non trascurare
Abbiamo visto qual è l’iter burocratico e quali sono i costi per aprire una profumeria, le possibilità date dall’affiliazione a un franchising e i requisiti necessari.
Una profumeria, in conclusione, può rappresentare una buona opportunità di guadagno, a patto che si sia stilato un business plan sostenibile sotto tutti i punti di vista.
Se vuoi aprire una profumeria, contattaci per una consulenza gratuita: metteremo la nostra esperienza tua disposizione in tutte le fasi del progetto, dal business plan al disbrigo delle pratiche per l’avvio dell’attività.