Come aprire una sartoria: iter e costi
Le persone che sono capaci di compiere dei lavori di sartoria e riparazione d’indumenti sono rimaste davvero poche, proprio per questo è necessario rivolgersi a qualcuno che faccia questi lavori come professione per accorciare pantaloni, stringere camicie o eseguire delle riparazioni.
Avviare un’attività di sartoria rappresenta, di conseguenza, un’ottima opportunità per generare guadagni attraverso una propria attività indipendente. Aprire una sartoria significa offrire una vasta gamma di servizi: riparazioni, restyling di abiti, realizzazioni su misura e personalizzate, oppure specializzarsi in particolari settori come ad esempio le camicie, abiti da sposa o abbigliamento femminile.
Uno dei segreti per garantire un successo alla propria attività è di studiare attentamente il mercato e la zona in cui si vuole aprire l’attività al fine di capire quali sono i servizi maggiormente richiesti e la tipologia del target presente, le abitudini e necessità.
Un business plan dettagliato andrà a prendere in considerazione anche il posizionamento strategico del negozio o del locale in cui è effettuata l’attività, in una zona che garantisca un forte passaggio e visibilità nei confronti delle persone, tipo nei centri commerciali e che al contempo sia facilmente accessibile attraverso parcheggi in cui lasciare l’automobile.
Aprire una sartoria: requisiti e adempimenti burocratici necessari
L’avvio di una nuova sartoria comporta l’assolvimento di alcuni passaggi amministrativi e burocratici riguardanti sia la ditta che il locale utilizzato. Dal punto di vista aziendale deve essere registrata una nuova partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate e iscritta la stessa presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per territorio.
Dovranno essere disciplinate le posizioni contributive e previdenziali INPS e infortunistiche INAIL del titolare dell’azienda e di tutti i dipendenti che lavorano nella nuova attività.
Per avviare l’attività dovrà essere poi presentata una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) che dovrà essere presentata presso il Comune di appartenenza e che permette, dopo un periodo di 30 giorni dalla presentazione, di avviare l’attività in regime di silenzio assenso.
Il locale dovrà possedere delle opportune agibilità dal punto di vista edilizio e per quello che riguarda l’igiene e la sicurezza.
I costi di apertura di una sartoria
L’apertura di una nuova sartoria comporta una spesa media che si aggira dai 30 ai 40 mila euro, per un locale di piccole e medie dimensioni, ma tale cifra varia in base ai macchinari utilizzati e alla tipologia di servizi che sono messi a disposizione della clientela.
E’ bene informarsi sulla disponibilità di eventuali finanziamenti e contributi a fondo perduto per le microimprese e le attività artigianali, che possono fornire un importante contributo per avviare nel migliore dei modi l’attività.
Una soluzione che permette di abbattere ulteriormente i costi iniziali d’investimento è rappresentata dal franchising, soluzione che vede l’imprenditore appoggiarsi a una casa madre che fornisce il marchio, gli strumenti per il lavoro, la promozione dell’attività a fronte di una percentuale sui guadagni incassati.
Consulenza per aprire una sartoria
Contributi PMI mette a disposizione uno staff di professionisti del settore economico e finanziario in grado di fornire un supporto e una consulenza completa all’imprenditore e accompagnarlo nel processo di startup della sua nuova azienda, permettendo allo stesso di coronare il sogno di realizzare una propria attività indipendente. Contattaci: valuteremo l’opportunità di accedere ad un finanziamento o contributo a fondo perduto tramite una consulenza completamente gratuita!