Come aprire una scuola di lingue: iter e requisiti
Il mondo di oggi sempre più globalizzato e legato a internet, porta molte persone ad avere necessità di imparare le lingue straniere per varie finalità.
Studenti, lavoratori ma anche chi fa spesso dei viaggi all’estero, anche a solo scopo turistico, hanno necessità oggi di conoscere bene le lingue straniere, che siano l’inglese, idioma maggiormente utilizzato e richiesto in termini d’insegnamento, ma anche altre lingue emergenti come quelle latine o asiatiche.
Proprio per soddisfare la crescente richiesta di apprendimento di lingue straniere, aprire una scuola di lingue rappresenta un’ottima attività imprenditoriale che può portare a risultati apprezzati in termini di guadagno.
Di seguito andiamo a vedere quali sono e regole di base e i vari passaggi burocratici necessari per aprire una nuova scuola di lingue straniere.
Aprire una scuola di lingue: inquadramento legislativo
Il Decreto Legislativo 250/2005, convertito dalla Legge 27/2006, prevede al suo art. 1/bis comma 7, l’abrogazione dell’articolo 352 del D.Lgs. 297/94 che disciplinava le scuole private e i corsi.
Questo genere di scuole non sono più soggette all’ottenimento del riconoscimento da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, con la conseguenza che oggi chiunque può intraprendere queste attività senza richiedere nessun riconoscimento o controllo ministeriale.
Certamente un modo veloce per acquistare credito con la propria scuola di lingue è richiedere l’accreditamento alla Regione competente, così come previsto dal DM 166/2001. In questo modo l’attività è riconosciuta come prestatore di servizi di formazione di alta qualità, fate attenzione che questa non è una procedura semplice.
Si tratta di un percorso lungo e complesso, che però consentirà di offrire corsi finanziati dalla Regione e rilasciare attestati di frequenza riconosciuti.
Il business plan e la scelta della sede per l’apertura di una scuola di lingue
Uno dei passi fondamentali per l’apertura di una nuova attività in proprio è quello della redazione di un business plan, che vada ad analizzare, nel dettaglio, ogni aspetto concernente la nuova attività da svolgere.
Tale business plan deve contenere il genere di servizi che intendete proporre, in altre parole la scelta dei corsi da effettuare. All’inizio dell’attività è bene non esagerare con il numero di questi ultimi, meglio individuare due o tre corsi linguistici da offrire e puntare elusivamente su quelli.
La scelta delle lingue ha un peso fondamentale nell’attività: inglese, francese, spagnolo rappresentano le scelte più comuni e in grado di attirare maggiore clientela, ma vanno prese in considerazione anche lingue emergenti come il russo, il cinese, l’arabo molto spinte dall’internazionalizzazione avvenuta in questi ultimi anni.
La sede andrà selezionata in modo che la stessa sia facilmente accessibile da chi arriva in auto o con i servizi pubblici, mentre il complesso dovrà garantire la presenza di almeno tre stanze, un front office, un laboratorio per proiezioni audio e video e un bagno.
Aprire una scuola di lingue: adempimenti burocratici e costi
Dal punto di vista amministrativo e burocratico i passaggi da compiere non sono difformi da quelli riguardanti l’apertura di ogni altro genere d’attività. Va eseguita per prima cosa l’iscrizione della nuova azienda presso l’Agenzia delle Entrate, al fine di ottenere la partita IVA, e presso la Camera Di Commercio al Registro delle Imprese.
I locali utilizzati dovranno essere conformi al regolamento edilizio vigente, avere l’agibilità ed essere in regola con i requisiti igienico e sanitari. L’avvio dell’attività potrà essere fatto mediante la presentazione di una SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività, da presentare al Comune di competenza.
Dal punto di vista personale non ci sono particolari requisiti per avviare una scuola di lingue, di norma è bene avere una buona cultura generale e una propensione a ricoprire ruoli di direzione.
Cosa diversa invece per il personale che andrà a fare i corsi, che dovrà essere di madrelingua oppure perfettamente bilingue con attestazione che comprovi la conoscenza della lingua straniera per la quale si è candidato.
Aprire una scuola di lingue non è per niente un investimento contenuto, la cifra varia in base alla tipologia di locale utilizzato, agli stipendi del personale e dell’acquisto della strumentazione, ma possiamo stimare un investimento iniziale che varia da 60 ai 90 mila euro.
Una soluzione efficace per ridurre i costi d’investimento è l’apertura della scuola appoggiandosi a un franchising, che abbatte i costi iniziali, permette di garantire una formazione continua e di lavorare per un marchio conosciuto.
Di conseguenza i guadagni saranno inferiori, perché dovrete dividerli con il proprietario del marchio, ma con questa formula è possibile avviare l’attività con una cifra che si aggira sui 25 mila euro.
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Aprire un’attività imprenditoriale indipendente non è un’operazione semplice, l’imprenditore deve avere delle conoscenze generiche sui principali ambiti amministrativi, burocratici e fiscali, al fine di non incappare in errori che possano compromettere l’avvio della stessa.
Proprio per questo Contributi PMI mette a disposizione uno staff di professionisti completo e affidabile in grado di supportare gli imprenditori in ogni genere di adempimento burocratico relativo all’avvio di una nuova attività. Contattaci per una consulenza gratuita!