Come aprire un’autoscuola
In questi anni molti settori sono andati in difficoltà per via della crisi economica. Alcuni settori, però, per via dell’importanza che rivestono, hanno continuano ad avere successo. Uno di questi è l’autoscuola. La scuola giuda resta ancora oggi un punto di riferimento fondamentale per chi vuole imparare a portare l’automobile ed acquisire la patente di guida. Ecco perché è un settore che non conosce crisi ma è sempre in costante evoluzione. Tanti giovani, una volta compiuti i 18 anni, spinti anche dai propri genitori, si iscrivono alla scuola guida, consapevoli di quanto sia importante avere la patente con l’obiettivo di apprendere le norme del codice della strada e diventare dei bravi automobilisti.
Un’attività del genere potrebbe essere interessante anche a livello imprenditoriale. In questa guida cercheremo di comprendere cosa bisogna fare per aprire un’autoscuola.
Aprire un’autoscuola: i requisiti
Aprire un’autoscuola non è semplice. Si tratta di un ruolo di grande responsabilità e, dunque, è fondamentale possedere determinati requisiti e capacità altrimenti non sarà possibile entrare a far parte di un settore del genere. Innanzitutto, per avere delle informazioni approfondite sul settore dell’autoscuola bisognerebbe approfondire la conoscenza dell’art. 123 del Codice della Strada, dell’art. 335 del Regolamento di esecuzione, del decreto ministeriale nr. 317 del 1995 e del decreto ministeriale nr. 17 del 2011.
Se vogliamo guardare ai requisiti che è necessario possedere per essere titolari di un’autoscuola allora dobbiamo dire che bisogna essere maggiorenni e avere almeno il diploma come titolo di studio. Bisogna, inoltre, avere l’abilitazione come insegnante di teoria o come istruttore di guida e avere un’esperienza almeno di due anni. Anche dal punto di vista finanziario è fondamentale dimostrare di poter dare ampie garanzie. In più, è richiesto l’obbligo di essere proprietario di un’automobile o di una motocicletta al fine di svolgere la parte pratica del corso.
La gestione dell’autoscuola e dei beni patrimoniali deve essere esclusiva, nonché permanente. Il titolare dell’autoscuola deve impegnarsi a fornire agli utenti che vi si iscrivono l’adeguata attrezzatura tecnica nonché il materiale didattico. Gli insegnanti e gli istruttori che entrano a far parte della scuola giuda devono essere riconosciuti dal Ministero dei Trasporti e devono possedere una licenza valida per l’insegnamento, licenza che si ottiene dopo aver sostenuto e superato un esame completo.
Il locale in cui è ubicata la scuola giuda deve essere almeno di 40 metri quadrati. L’investimento iniziale comporta l’obbligo di avere a disposizione almeno 50.000 euro che servono per il materiale didattico e per i mezzi necessari per le prove pratiche, dunque per la guida.
Aprire un’autoscuola: la burocrazia
Dal punto di vista burocratico e normativo è necessario fare molta attenzione e conoscere le regole che disciplinano l’apertura dell’autoscuola. In Italia, la legge impone una scuola guida ogni 15.000 abitanti. La prima cosa da fare, dunque, è vedere se in un determinato comune tale limite sia già stato raggiunto. In secondo luogo, è necessario scegliere una sede che sia distante almeno 1 km da un’altra autoscuola.
Dopo aver superato gli step formali di cui sopra è necessario procedere con l’apertura di una Partita Iva o con la costituzione di una società. All’ufficio provinciale di riferimento bisogna presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Un tecnico della Provincia provvederà ad effettuare i controlli all’interno della scuola guida e a compilare un certificato con il quale dà il permesso per cominciare l’attività. La procedura richiede, dal punto di vista delle tempistiche, un massimo di 60 giorni.