Come aprire uno studio di grafica
La passione per la grafica e per le immagini accomuna molte persone. Aprire uno studio di grafica è l’ideale per chi pensa di possedere le competenze giuste per fare questo lavoro. Si tratta di un settore che, nel corso degli anni, si è evoluto molto. Al giorno d’oggi, è quasi impossibile parlare di grafica senza abbinare questo concetto ai software e, in generale, al settore dell’informatica. In ogni caso, la grafica abbraccia molti campi. A seconda delle proprie capacità o aspettative, si può decidere di puntare su servizi di grafica in generale oppure su un ambito maggiormente specifico. In questa guida spiegheremo tutto quello che c’è da fare per aprire uno studio di grafica.
I requisiti per aprire uno studio di grafica
Non bisogna dimostrare di aver ottenuto una laurea particolare oppure di aver frequentato determinati corsi professionali per aprire uno studio di grafica. Ci si potrebbe benissimo formare anche sul campo, magari con esperienze pregresse nel settore. In ogni caso, avere delle competenze teoriche in materia di comunicazione, in generale, e di grafica, in particolare, aiuterebbe sicuramente ad entrare meglio in questo settore. Del resto, vale sempre il discorso che più si sa meglio è, fermo restando che conoscenze del genere serviranno solo se chi le dovrà utilizzare sarà in grado di tradurle in progetti concreti.
Uno degli aspetti più importanti per chi vuole aprire uno studio di grafica è la scelta del locale. Bisogna cercare di trovare il locale giusto alle proprie esigenze e a quelle dei clienti. Infatti, è necessario che ci sia uno spazio dedicato all’accoglienza dei clienti i quali potrebbero recarsi nello studio per conoscere da vicino i servizi offerti e per chiedere eventualmente un preventivo. L’arredamento deve essere elegante mentre gli ambienti dovrebbero essere sempre puliti e dovrebbero dare una sensazione di ordine e di armonia.
Ovviamente, all’interno dello studio di grafica uno spazio importantissimo va riservato all’area lavoro. Bisognerà dotare lo studio di una postazione o più postazioni, nel caso in cui ci siano anche dei collaboratori, dotate di scrivania e di computer che consentano di lavorare nel migliore dei modi e nel massimo del comfort. Dal punto di vista delle attrezzature non bisogna dimenticare di acquistare altri componenti hardware, come stampanti e scanner. Importante, poi, trovare una persona giusta nel settore tipografico alla quale affidare i propri lavori.
Ricapitolando, dunque, per aprire uno studio di grafica sono necessari diversi investimenti, relativi a:
- Locale
- Acquisto di computer e componenti hardware
- Arredamento
Se, invece, vogliamo parlare delle spese fisse dello studio di grafica allora dobbiamo includere certamente quelle di affitto, nel caso in cui il locale non sia di proprietà del titolare, di energia elettrica e di acqua. Probabile che a tali spese si aggiungano anche quelle relative ad Internet e al commercialista. Quest’ultimo si occuperà al posto vostro della parte amministrativa e contabile dello studio di grafica.
L’iter burocratico
L’iter burocratico che porta all’apertura di uno studio di grafica non si rivela particolarmente burrascoso. Ciò che bisogna fare è aprire una Partita Iva e fare l’iscrizione al Registro delle Imprese. Bisogna, poi, recarsi anche presso gli uffici dell’Inail e dell’Inps, ottenere le necessarie autorizzazioni per l’agibilità, l’igiene e la sicurezza del locale e presentare al comune di competenza la dichiarazione di inizio attività.