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Diritto Camerale 2018

Diritto camerale 2018: chi deve pagarli e quanto costa

Fra le diverse imposte a carico delle imprese c’è anche il cosiddetto diritto camerale, che si deve versare alla Camera di Commercio.

In questo articolo chiariremo cos’è il diritto camerale, da chi è dovuto e a quanto ammonta l’importo da pagare per il 2018.

Cos’è il diritto camerale

Il diritto camerale è un tributo che spetta la Camera di Commercio per l’iscrizione o l’annotazione nel registro delle imprese dei soggetti obbligati a iscriversi.

Con la nota numero 26505 del 16 gennaio 2018, è stato rinnovata la maggiorazione al costo del diritto camerale annuale, col fine di finanziare “programmi e progetti per la promozione dello sviluppo economico e l’organizzazione dei servizi alle imprese”.

In alcuni casi particolari, le imprese non devono pagare il diritto camerale annuale. Rientrano in questa categoria:

  • Le aziende che si trovano in procedura di fallimento avviate prima del 31 dicembre del precedente anno
  • Le imprese individuali che hanno cessato la propria attività entro il 31 dicembre dell’anno precedente
  • Le cooperative in fase di scioglimento avviato sempre nell’anno precedente.

Diritto camerale: chi deve pagarlo

Il diritto camerale è obbligatorio per tutti coloro che devono iscriversi o annotarsi nel Registro delle Imprese, sia alla sezione ordinaria che alla sezione speciale.

A tal proposito, sono obbligati all’iscrizione nel Registro delle Imprese:

  • Gli imprenditori individuali che esercitano attività commerciale
  • Le società in nome collettivo, in accomandita semplice, le cooperative consortili e consorzi
  • I gruppi europei di interesse economico
  • Le società di capitali
  • Le aziende di enti locali e consorzi tra enti locali (legge 142 del 1990)
  • Gli enti pubblici economici

Nella Sezione Speciale del Registro devono invece iscriversi:

  • Le ditte individuali che esercitano attività agricola
  • I piccoli imprenditori individuali
  • Le società semplici
  • Le società tra avvocati

A quanto ammonta l’importo del diritto camerale

Il diritto camerale viene determinato con decreto ministeriale di anno in anno e può essere fisso o variabile in base al fatturato.

Per il 2018 sono stati stabiliti questi importi:

  • 100 euro per le società semplici non agricole (più 20 euro per unità locale)
  • 50 euro per le società semplici agricole (più 10 per l’unità locale per società tra avvocati o 20 euro per unità locale)
  • 15 euro per i soggetti iscritti al Rea
  • 44 euro per le ditte individuali iscritte o annotate nella sezione speciale (più 8,80 euro per unità locale)
  • 100 euro per le ditte individuali iscritte nella sezione ordinaria (più 20 euro per unità locale)

Per le aziende iscritte al Registro delle imprese diverse da quelle individuali, l’importo viene determinato sulla base del fatturato dell’anno precedente:

  • fatturato da 0,00 a 100mila euro: 200 euro (misura fissa)
  • fatturato da 100mila a 250mila: 200 euro + 0,015% della parte eccedente i 100mila
  • fatturato da 250mila a 500mila: 222,50 euro + 0,013% della parte eccedente i 250mila
  • fatturato da 500mila a 1 milione di euro: 255,00 euro + 0,010% della parte eccedente i 500mila
  • fatturato da 1 milione di euro a 10 milioni di euro: 305,00 euro + 0,009% della parte eccedente il milione di euro
  • fatturato da 10 milioni di euro a 35 milioni di euro: 1.115,00 euro + 0,005% della parte eccedente i 10 milioni
  • fatturato da 35 milioni a 50 milioni di euro: 2.365,00 euro + 0,003% della parte eccedente i 35 milioni
  • oltre 50 milioni di euro: 2.815,00 euro + 0,001% della parte eccedente i 50 milioni (fino a un massimo di 40mila euro).

Attenzione, però: l’importo da versare, che viene determinato con l’aliquota applicata sul fatturato, deve essere ridotto del 50%.

Come si paga il diritto camerale

Il diritto camerale deve essere versato ogni anno direttamente presso la Camera di Commercio oppure tramite modello F24. Se si opta per il modello F24, bisogna pagare il tributo solo attraverso la modalità telematica indicando l’anno in cui si effettua il versamento, la provincia della Camera di Commercio in cui è iscritta l’impresa e il codice tributo corretto, cioè il 3850.

Il tributo dev’essere versato entro il 30 giugno di ciascun anno per le imprese già iscritte, oppure entro 30 giorni dalla presentazione dell’iscrizione al Registro delle Imprese per le nuove imprese.

Cosa fare in caso di mancato (o errato) versamento?

Se non si è versato il diritto camerale entro la scadenza o si è versata una cifra non corretta, si può rimediare pagando il dovuto con l’applicazione la maggiorazione dello 0,40%, a patto però che non siano trascorsi più di 30 giorni dalla scadenza, altrimenti si può ricorrere ravvedimento operoso per sanare l’irregolarità e pagare le sanzioni con interessi ridotti.

Diritto camerale: un tributo da pagare entro il 30 giugno

Abbiamo visto cos’è e come funziona il diritto camerale che, ricordiamo, va pagato entro il 30 giugno.

Se hai un’impresa che deve pagare il diritto camerale, compila il form e contattaci: seguiremo per te tutta la procedura per pagare in tempo il tributo e non ricorrere così in possibili sanzioni.

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