POI – Efficienza energetica contributi a fondo perduto
Lo scorso 24 aprile il Ministro della Salute ha firmato un decreto che dà alle micro, piccole, medie e grandi imprese che hanno sede in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e che partecipano al POI (Programma Operativo Interregionale) “Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica”, la possibilità di usufruire di 120 milioni di euro per realizzare degli investimenti nel settore dedicato all’efficienza energetica. Le aziende che prenderanno parte al progetto riceveranno delle agevolazioni in merito agli investimenti in opere murarie e impianti tecnologicamente avanzati.
Il bando serve a sostenere la crescita delle imprese e a favorire il loro rilancio tramite investimenti finalizzati ad un utilizzo razionale e sostenibile dell’energia nel corso dei processi produttivi. Potranno essere finanziati solamente i programmi integrati di investimenti che si pongono l’obiettivo di razionalizzare e ridurre l’uso dell’energia primaria all’interno di unità produttive già esistenti. Le spese ammissibili di tali programmi non saranno inferiore a 30.000 euro.
La domanda andrà presentata agli sportelli non prima di giugno 2015, quando verrà pubblicata una circolare attuativa.
Dei 120 milioni di euro messi a disposizione dal progetto è importante precisare che il 60% verrà destinato alle Piccole e Medie Imprese. Possono partecipare al progetto e presentare domanda le imprese che operano nei settori:
- manifatturiero
- commerciale
- turistico
- servizi
- produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore, ma solo per gli impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile o che contribuiscono alla crescita dell’efficienza energetica e al risparmio energetico, con una potenza che non deve superare i 50 MW elettrici.
Possono partecipare al progetto le imprese esistenti da più di 365 giorni ed iscritte regolarmente al Registro delle Imprese nonché imprese che si trovino in condizione di pieno esercizio dei loro diritti e in regime di contabilità ordinaria.
Dal punto di vista delle agevolazioni, potrà essere concesso, nel rispetto del Regolamento De-Minimis, un
- finanziamento agevolato, con una percentuale di spese ammissibili complessive pari al 75%, per i programmi che verranno portati a termine entro e non oltre il 31 dicembre 2016. Il finanziamento riconosciuto alle imprese non prevede interessi e garanzie e potrà essere restituito in dieci anni in rate a scadenza semestrale fino ad un massimo di circa 3.500.000€
- contributo in conto impianti, con una percentuale di spese ammissibili complessive pari al 50% per i programmi che hanno un importo massimo di 400.000€ e che verranno portati a termine entro il 31 dicembre 2015. Già al momento della richiesta, l’impresa dovrà dimostrare di aver speso, per investimenti superiori a 100.000€, il 30% dell’investimento.
Potranno usufruire dell’agevolazione le imprese beneficiarie che parteciperanno all’investimento agevolato con un apporto pari al:
- 50% delle spese ammissibili, in merito a contributi in conto impianti
- 25% delle spese ammissibili, in riferimento a finanziamenti a tasso agevolato tramite risorse proprie o finanziamenti esterni, comunque non derivati da intervento pubblico
Per quanto riguarda i programmi ammissibili, il bando di quest’anno dà alle imprese che non hanno sostenuto spese superiore al 70% dell’investimento totale la possibilità di includere nella domanda di agevolazione gli investimenti che sono stati già realizzati entro il 18 maggio 2014.
Gli investimenti in immobilizzazioni materiali o immateriali o tecnologicamente avanzati previsti dal programma devono comportare una riduzione dei consumi di energia che rientrano in una di queste tipologie:
- isolamento termico degli edifici al cui interno si svolgono le attività economiche (pavimentazioni, rivestimenti, infissi, isolanti, ecc.);
- opere murarie ed assimilate non rientranti nella prima tipologia di cui sopra e del valore non superiore al 40% dell’investimento ammesso;
- razionalizzazione, efficientamento e/o sostituzione dei sistemi di riscaldamento, illuminazione, condizionamento e alimentazione elettrica, anche se usati nei cicli di lavorazioni finalizzati alla riduzione dei consumi energetici (motori a basso consumo, installazione di inverter, ecc.)
- installazione di impianti ed attrezzature che servono per contenere i consumi energetici nei cicli di lavorazione nonché nell’erogazione dei servizi
- installazione, ai fini dell’autoconsumo, di impianti che servono per produrre e distribuire energia termica ed elettrica nell’unità produttiva facente parte del programma di investimento, cioè per il recupero del calore da forni e/o altri impianti che producono calore, o che siano finalizzati alternative forme di energie recuperabili nei processi e negli impianti che impiegano fonti fossili.
Rientrano nel novero delle spese ammissibili:
- macchinari, impianti e attrezzature
- programmi informatici utili per monitorare i consumi energetici
- spese che riguardano attività immateriali aventi per oggetti servizi di consulenza finalizzati a definire la diagnosi energetica, a progettare in maniera esecutiva gli interventi e le opere da realizzare, alle attività di direzione dei lavori, di collaudo e di sicurezza collegate alla realizzazione del programma di investimento, ma anche gli eventuali costi connessi alla progettazione e all’implementazione di un sistema per la gestione energetica (solo per Piccole e Medie Imprese e per un importo massimo dell’investimento del 10%)
- beni nuovi di fabbrica
- spese tracciabili attraverso le Banche
- sede nella regione in cui si trova l’unità produttiva che ha ricevuto l’agevolazione per almeno 5 anni. La soglia si abbassa a 3 anni per le PMI
- spese capitalizzate e che fanno parte dell’attivo dell’impresa almeno per 5 anni (sempre 3 per le Piccole e Medie Imprese).
Non sono ammissibili i programmi che riguardano:
- interventi di sostituzione di attrezzature, macchinari e impianti
- interventi realizzati totalmente o anche solo in parte tramite il cosiddetto “contratto chiavi in mano”
- attività legate all’esportazione sia verso Paesi Terzi che verso Stati membri
- Programmi di impresa connessi in modo diretto ai quantitativi esportati nonché alla formazione e gestione di una rete di distribuzione o altre spese correnti legate sempre all’attività di esportazione
- interventi subordinati all’utilizzo preferenziale di prodotti interni in sostituzione di prodotto di importazione
Sono inammissibili le spese che riguardano:
- commesse interne
- macchinari, attrezzature e impianti usati
- sostenute tramite il leasing
- spese di finanziamento, spese notarili, tasse, imposte e scorte
Ecco l’elenco delle attività economiche che sono escluse dalle agevolazioni:
- settore della pesca e dell’acquacoltura
- imprese che operano nell’ambito della produzione primaria di prodotti agricoli
- imprese che operano nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti
- imprese attive nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nei seguenti casi:
- quando l’importo dell’aiuto sia fissato in base al prezzo oppure in base al quantitativo di tali prodotti che siano stati acquistati da produttori primari oppure immessi sul mercato delle imprese interessate
- quando l’aiuto sia subordinato ad essere trasferito, in parte o in tutto, a produttori primari
- attività legate alle esportazioni verso Stati membri o altri paesi, cioè aiuti connessi in modo diretto ai quantitativi esportati nonché alla formazione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti legate sempre all’attività di esportazione
- silvicoltura e impiego di aree forestali
- produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore fatta eccezione per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili o che concorrono all’incremento sia dell’efficienza che del risparmio energetico, con una potenza non superiore a 50 MW elettrici
- Costruzioni (eccezion fatta per le attività ammissibili)
- Trasporto e magazzinaggio (eccezion fatta per le attività ammissibili)
- attività assicurative e finanziarie
- attività immobiliari
- Difesa e amministrazione pubblica, assicurazione sociale obbligatori.